Dal posteggio, proseguire una ventina di metri sulla strada asfaltata, verso monte, fino a raggiungere un cartello indicatore del sentiero, in corrispondenza di un grosso masso verticale, simile a un menir: appena dopo si vedono le poche case della località Case Monti (mt. 697).
Dal cartello risalire attraversando tutti i terrazzamenti: il segnavia non è ancora presente, ma la traccia è ben visibile e consente di salire da un terrazzo al successivo, fino al termine dei terrazzamenti in corrispondenza del bosco e di alcune rocce scure.
Lì tenere la destra, seguendo l’evidentissimo sentiero che si inoltra nel bosco e prende a risalire. In corrispondenza del primo tornante, su una pietra a terra, è possibile vedere il primo segnavia: croce rossa. Continuare a seguire il sentiero senza difficoltà, fino a raggiungere un traliccio dell’alta tensione, da lasciarsi sulla destra continuando a seguire il sentiero sulla sinistra.
Proseguire lungo il sentiero che sale tagliando diagonalmente il fianco boscoso, fino a raggiungere una palina segnaletica. Alla palina continuare sulla propria sinistra, seguendo l’indicazione per il Ramaceto. Il sentiero sale sempre in diagonale nel bosco, fino a raggiungere il filo di cresta.
Raggiunto il crinale, percorrerlo nella direzione alla propria sinistra. Un primo breve tratto è ancora fra gli alberi nel bosco, poi il sentiero si fa più aspro e attraversa zone di pietre e cespugli, sempre risalendo sul filo di cresta.
Terminata una prima salita, si procede sempre diritto, seguendo i segnavia, su terreno pressochè pianeggiante, lasciandosi a destra un piccolo cocuzzolo e procedendo verso il Monte delle Groppe (mt. 926), che resta di fronte.
Mantenere il sentiero sul crinale, superando sulla sinistra la buca di un’antica ghiacciaia. Procedere pii a sinistra della linea di crinale, poi passare alla sua destra e infine tornare a sinistra, sempre seguendo i segnavia.
Tagliare via, poi, tutta la cima del Monte delle Groppe, tenendosi a mezza costa sulla destra, tramite un lungo traverso fra cespugli ed erba: segnavia all’inizio e alla fine del traverso, lungo il quale, tuttavia, il solco del sentiero è evidente.
Terminato il traverso e lasciata a sinistra la cima del Monte delle Groppe, si torna a percorrere la linea di crinale. Giunti in prossimità di alcune rocce sulla propria destra (a sinistra albero con cartello indicatore recante il numero 9), è possibile o proseguire dritto, seguendo il segnavia, oppure svoltare a destra, seguendo alcuni ometti di pietra, e risalire le rocce: questa variante permette di contornare dall’alto il labbro dell’impressionante parete nord-est del dorso fra Groppe e Cucco; la parete precipita verticale per una cinquantina di metri e, alla sua base, una grossa pietraia ne testimonia la precarietà, ragion per cui è opportuno avvicinarsi al bordo con molta circospezione.
La variante confluisce poi sul sentiero principale, che procede nel bosco fino a raggiungere una zona più rocciosa. In prossimità di una fascia di rocce che sembra chiudere il passo, svoltare a destra (segnavia e simbolo di svolta) e costeggiarla per poi risalire la struttura rocciosa seguendo i segnavia e i numerosi ometti che permettono di seguire cenge e canalini alla ricerca dei passaggi più agevoli per salire.
Superata la zona di rocce, si torna a percorrere il crinale con maggiore tranquillità, seguendo l’ampia cresta che porta verso la cupola finale del Mont Cucco, già perfettamente in vista con anche la sua croce di vetta: alcuni ometti e qualche slavato segnavia indicano la direzione, di per sé evidente.
Raggiunto un pino isolato, con alla base una sorta di sedile fatto con le rocce e attorno alcuni ometti, si punta verso la croce di vetta, risalendo la cupola della vetta seguendo radi ometti con percorso non obbligato e assolutamente intuitivo: in cima croce metallica senza libro di vetta (mt. 1.051).
DISCESA – Ripercorrere l’intinerario all’inverso e tornare a Case Monti. Diversamente, è possibile procedere scendnedo verso nord ovest e continuando verso il Ramaceto: il segnavia resta la croce rosse, anche se rada e sbiadita, fino all’immissione, dopo Fo do Driun, nell’Alta Via dei Monti Liguri, che arriva in verra al Ramaceto. A Fo do Driun, infine, è possibile, svoltare a sinistra e scendere verso Casoni Pozzuolo, Larvego e poi, con strade asfaltate, molto lungamente, tornare a Baranzuolo e Case Monti.