Saliti passando dal Rif. Grongios Martre, ricongiungendoci al sentiero che sale dal vall. di Vallanta all’altezza di Pian Meyer.
Avvicinamento abbastanza lunghetto (quasi 3h fino all’attacco) ma posto che vale veramente sempre una visita.
Come già detto da andreino, su L1 all’altezza dell’ultimo fix tagliare a dx e occhio allo smosso in uscita.
L2 è un gran bel tiro, niente a che vedere però con il 4c riportato dalla guida di Pusnel. Anche in questo caso concordiamo con Andreino: 5b in 2 passi ci sta. La placca da sotto sembra “impossible by fair means”, poi in realtà è solo un po’ delicata ma ha tutto ciò che serve per salire (zigzagando da dx a sx), la fessura successiva ha un passetto un po’ dritto ma è ben protetto. Come spesso conviene constatare in questi itinerari: che pelo gli apritori! L5 ha altri 2 passaggini in diedro-camino che vanno impostati bene, anch’essi ben protetti. Per il resto difficoltà classiche, ricerca dell’itinerario, fix giustamente pochi (solo nei passi >IV) ad indicare la via e ampie possibilità per integrare e proteggersi. Come materiale abbiamo usato 2 mezze da 40m (troppo corte in L4 e L7, ma si salgono bene anche in conserva), qualche nut (medio-piccoli), 4 (friend #0.5->#2), cordini; scarpette indossate da L2 a L5, il resto comodamente in scarponi.
Discesa passando dalla cresta fino al P.so Fiorio-Ratti (noi in 3 ci abbiamo messo un’oretta, percorso da ricercare e roccia abbastanza marcia). Dal passo ho ancora fatto un salto fin sulla Dante a vedere la Sud del Viso (quante neve ancora!) e poi giù dal canalone a riprendere il sentiero per Castello.
Gran bella alpinata in ottima compagnia dei “2 Marco”, entrambi concordi sulla gradazione ingannevole della via: l’AD+ riportato dalla GMI e da Pusnel non torna con altri AD+ da noi percorsi, anche recentemente e nella stessa valle. Un D- (almeno) sarebbe senza dubbio più verosimile. Posto come sempre da 10 stelle.