Qualora si avessero difficoltà soggettive a questo tipo di passaggi si suggerisce l’uso di una corda da 20/30 mt per mettere in sicurezza questi tratti). Successivamente alla vetta del Truc in discesa NON ABBANDONARE LA TRACCIA SULLA CRESTA ERBOSA IN Prossimità DELLA FAGLIA DI FRATTURA, ampia spaccatura profonda ed insidiosa, e proseguire senza dubbio per oltrepassala al meglio senza MAI scendere il pendio, dove la faglia si allarga ed è più difficile da superare.
Dal parcheggio a fianco SP32 prospicente il ponte sul rio Venaus imboccare il sentiero 128 GTA/SI con evidente cartellonistica CAI e segnavia bianco rossi. Proseguire sul sentiero 1280 GTA/SI nel canalone di Venaus seguendo i segnavia.
Un tratto erboso a 2000 mt~ dopo il bosco richiede un po’ di ricerca della traccia non sempre evidente. Dal Colle di Costa Fiorita 2445 mt proseguire sulla evidente traccia verso sud-sud-est sulla dorsale e raggiungere Punta di Costa Fiorita 2471 mt (altitudine max del giro) e poi sempre sulla cresta erbosa più o meno ampia continuare al meglio salendo i risalti per aggirare la cresta ove necessario (vedi note) e proseguendo tra sali e scendi perdendo sempre gradatamente quota.
Raggiunto il Truc d’Ovarda 2389 mt (vedere la nota sulla faglia) proseguire ora su traccia e poi scendere senza obbligo di percorso i pratoni a sud traguardando l’ampia sella del Colle Pianessa (non nominato sulla carta) a quota 1945 mt. Da qui con ampio semicerchio a destra guardando la sottostante valle, ricercare la traccia che porta all’aguzza e visibile Rocca Candelera (arrivo della via ferrata).
Sotto dorsale di una 30 mt ricercare l’evidente sentiero di servizio di rientro della ferrata (segnavia bianco-rossi) e proseguire fino a raggiungere la piana di Usseglio su SP32 e quindi percorre la strada (o in alternativa la mulattiera a fianco) e raggiungere Chiaberto
- Cartografia:
- Carta Fraternali n. 8 1:25000 delle Valli di Lanzo