- Accesso stradale
- Regolare.
Saliti seguendo a ritroso, per errore, il percorso “alternativo” suggerito per la discesa, passando perciò dalla Ca Bianca. Soluzione che a noi è parsa decisamente buona: sentieri belli e ben segnati, soprattutto sulla dorsale, e ambiente aperto e panoramico. Poco dopo la partenza dalla sterrata abbiamo seguito le indicazioni di alcuni cartelli in legno. Assolutamente da evitare perché il sentiero è totalmente invaso da tronchi e ramaglie e si fa veramente fatica a passare, per cui conviene seguire la strada. Dalla cima, aperta e veramente panoramica, abbiamo seguito il sentiero verso Ovest fino ad intercettare la strada/pista tagliafuoco che sale verso il Turu (cartelli) ed abbiamo svoltato a sinistra alla ricerca del sentiero che avrebbe dovuto portarci alla Baita Alpina. Purtroppo non lo abbiamo individuato e, quando la pista si è interrotta bruscamente, ci siamo calati dal pendio seguendo dei nastri azzurri posizionati sui rami. E’ stata una battaglia, un “ravanage” assurdo tra rami, felci e rovi (alla fine avevamo le mani letteralmente sanguinanti!), magari solo di 1° ma con contorno di parolacce e imprecazioni di vario genere. Fortunatamente abbiamo poi intercettato il sentiero percorso all’andata poco a monte della Ca Bianca. Giornata calda e dalla visibilità perfetta per cui, come detto, panorama notevole. Incontrati altri quattro escursionisti in cima. Con Michele.