Cian o Tsan (Dome de) Parete SE – Via Bazzi

Cian o Tsan (Dome de) Parete SE – Via Bazzi
La gita
abo
4 15/07/2022

Dal Col de Fort si traversa in leggera salita sotto i nevai, si risale un breve canalino di sfasciumi e quindi si scende brevemente per cenge su dossi montonati (fatto 2 ometti) fino alla cascatina alla base del ghiacciaio (in condizioni penose). In tutto l’avvicinamento praticamente solo 2 nevaietti innocui. Si parte da una placca liscia 2m a dx di un ometto con bastone. Ho unito L2+L3, allungando bene le protezioni non ci sono problemi e si sosta all’ombra del grande tetto. L4 e L5 presentano gli unici due passaggi un po’ più “difficilotti” della via, ben protetti da chiodi e brevi. Ovviamente dopo L5 siamo stati troppo a sx nel facile: conviene puntare al grosso diedro rosso a dx indicato in relazione e poi una volta che si è sotto spostarsi a sx alla ricerca di un altro diedro (che non si vede da sotto). Noi abbiamo erroneamente proseguito nel canale terroso e con 2 tiri ci siamo ricongiunti al percorso originale proprio sotto i camini terminali (saliti in 3 tiri per sentirci meglio e godere dell’ombra refrigerante). L’attrezzatura in loco è parca ma ben posizionata, i cordoni alle soste sarebbero da cambiare (difficile integrare con i proprio perché i buchi dei chiodi sono piccoli). Ottima la relazione qui presente e lo schizzo di Rocco, grazie!
Materiale usato: corda da 60m (utile per unire L2+L3 e poi eventualmente i camini), friend #0.3-2, nut non usati, qualche cordone, 8 rinvii (di cui 2 allunghini) ma ne bastano 6, martello (necessario per ribattere i ch. in via e alle soste, molti sono entrati di 1cm). Saliti fino a S3 in scarponi e poi scarpette, ma sarebbe convenuto rimettere gli scarponi dopo L5 (max IV). Ramponi inutili sia per l’avvicinamento che per la discesa.
Dalla cima si toccano 10m di neve sulla calotta (ormai drasticamente ridotta) e poi si scende comodi fino al canale: brutto e polveroso ma non così scomodo, si surfano una serie di franette e pietroni più o meno grandi fino a riprendere il percorso fatto all’andata.

Bellissima via, vero alpinismo di una volta: in tutto il giorno non abbiamo rinviato un fix o visto una persona (solo gipeti e stambecchi). Con Pietro, sulle tracce dei suoi avi e del mitico Camillotto Pellissier.
Pernottato al Rivolta per salire il mattino dopo la Rey alla P. Tsan. Bivacco fornito di gas e molto comodo, portarsi acqua perché oramai in giro non se ne trova.

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