Bella cresta su difficoltà classiche, abbondantemente attrezzata a fix e chiodi. Roccia generalmente molto buona, c’è solo qualche pietra che muove sul primo muretto sopra al Colle Greguri. Noi abbiamo fatto 4 tiri: prima parete sopra il colle, poi conserva fino al camino che conduce in cresta salito con un tiro (secondo me unico passo di III+, la sosta non è quella che si vede da sotto a cordoni sulla dx, è a sx su fix). Quindi ancora 2 tiri da 30 e 35m sulla fantastica cresta finale molto esposta e divertente. Ultimo tratto affilato ma facilmente salibile in conserva fino alla cima. Davvero bella, peccato sia cortina (facendo solo i tiri indicati ci si mette un’oretta e mezza tranquilli). Scesi poi alla forcella per salire la placca Gedda alla Torre: come consigliato da m.gulliver è meglio calarsi verso E e poi traversare verso dx dalla cengia alta, noi abbiamo fatto la calata verso S (fix con catena) che porta su una cengia a picco sul camino Palestro e obbliga ad una traversata poco piacevole per raggiungere la forcella (causa vento forte a noi si è pure incastrata una corda ancora in fase di calata.. situazione non troppo piacevole). Per scendere la diagonale E volendo basta una corda da 60m: con 3 calate da 30m (tutte a 2 fix con catena) si è alla cengia mediana e poi da lì ci si può calare dalla sosta del primo tiro (1 fix con anello, maggiore rischio di incastro), se si effettua la calata dal pilastrino con cavo d’acciaio servono invece 2 corde.
Con Gianmario, solo noi 2 sulla Rocca e sull Torre.. e considerato il vento fotonico che ha tirato per tutta la salita si capisce anche il perché.