Ottime condizioni per salire alla capanna. Alpinistica consigliabile a chi vuole cominciare ad assaporare la quota e corteggiare questa grande montagna più da vicino. Usato gli impianti fino a Plain Maison: il traverso è lungo e pieno di saliscendi e non fa guadagnare molto rispetto alla salita a piedi da Cervinia fatta in altre occasioni, ma è un sentiero panoramico che ancora mi mancava. In salita percorso il nevaio con picca e ramponi. In discesa tutto sulle roccette a destra del medesimo. su quella che è la parte iniziale della Cresta del Leone. Il pernotto alla capanna si paga 30€, serve prenotazione, non offre nulla rispetto ad un qualunque bivacco incustodito ma è presente in pianta stabile una Guida Alpina che funge da gestore e sempre molto disponibile. Bottiglia da un litro di acqua della valle 5€. Fatto un tiro di corda alla Cheminèe che si può gestire anche come semplice ferrata, molto fisica, ma nulla di che, data l’abbondanza di staffe e ancoraggi cui farsi sicura con longe e moschettoni. Fatte alcune doppie al ritorno con mezza da 60. Suggerisco di memorizzare bene l’accesso da e verso il Colle del Leone, unico punto in cui è facile confondersi in caso di nebbia o maltempo, specialmente al ritorno. In giro per il web si vedono un sacco di foto di persone senza casco transitare sotto la pericolosa Testa del Leone, ammirabile il loro senso estetico: si levano forse il casco prima di ogni scatto fotografico? Meteo perfetto, salita nel pomeriggio.