Camoscio (Monte) Via Ferrata La Miccia

Comodo sentiero di avvicinamento ben segnalato da paline e cartelli fino all’attacco della via. Un po’ umidi solo i primi metri come era facile aspettarsi dopo le piogge ma poi tutto a posto per il resto della salita. La prima parte col solo cavo senza staffe ma con muretti verticali e piccole tacche naturali per i piedi. Le difficoltà si fanno sentire ed impieghiamo una ventina di minuti prima di trovarci a nostro agio. Per un attimo avrei voluto avere le scarpette d’arrampicata, tanto invoglia al contatto con l’ottimo granito. Poi decisamente atletici i muri strapiombanti e ricchi di ferro della parte superiore, da non rimpiangere la scelta degli scarponi semirigidi che faranno poi patire il caldo nella successiva escursione alle rocce del Monte Zughero. Scesi percorrendo un discreto anello e portando il dislivello della giornata a quasi 1000 metri compresi i numerosi saliscendi, ma volendo essere più veloci è possibile seguire lo stesso percorso di discesa della Ferrata Picasass che riconduce rapidamente alla base della medesima e quindi al parcheggio. Dopo lo Zughero siamo passati all’Alpe Nuovo molto ben ristrutturato dove abbiamo fatto rifornimento acqua. Lungo la giornata, tra cime, ferrata e sentieri abbiamo incontrato almeno una cinquantina di persone.

Giornata con meteo variabile dopo le copiose precipitazioni dei giorni scorsi, quindi tralasciamo per un momento l’alta montagna ed optiamo per questa nuova ferrata aperta al pubblico da pochi giorni, nonostante le temperature ormai invitino a stare decisamente più in alto. Con i soci Andrea C. e Andrea T.