- Accesso stradale
- buon parcheggio nella piazza di Sambuco o all'inizio del vallone della Madonna
Seguito alla lettera l’itinerario proposto e all’ottima relazione di diecimilapiedi aggiungo solo qualche dettaglio. Il primo grande nevaio si attraversa sul rio proveniente dalla Comba Sapet (qualche perplessità nel ritrovare il sentiero dall’altra parte). Non abbiamo visto alcuna indicazione al colle Piconiera ma molte tracce di bestiame che in ogni caso convergono sul Gias Piconiera già visibile dall’alto, mentre la discesa successiva al torrente avviene su un ripido costone per sentierino con qualche ometto ed è facilmente individuabile (una passerella in legno evita il guado), Alla chiesetta di Moriglione San Lorenzo, dove si sbuca sulla sterrata, siamo andati a dx ma per il rientro a Sambuco è possibile anche voltare a sx raggiungendo prima Moriglione di Fondo. I guadi che si incontrano non sono problematici.
Bell’anello sui 16,5 km per un dsl di 1400 m.
Partiti con l’idea di una gita su neve, ma la nuvolaglia vagante sin dalle prime ore del mattino ci ha indotti a fermarci a Sambuco e ne è venuta fuori una bella escursione: impressionante la risalita del vallone della Madonna con le suggestive guglie della Cordiera e delle Rocce Bianche in alto e le profondissime gole formate dal torrente in basso. Non meno interessante il rientro per il vallone della Bandia con il panoramicissimo sentiero – balcone. Molti gli animali visti e fotografati e anche la Meja si è concessa agli sguardi dalla vetta.
Con i ritrovati Antonio, Filippo e Gian Mario.