Forse per questo periodo e’ un po’ azzardata come escursione… spettacolo comunque garantito grazie ad un sole caldo ed un cielo limpidissimo, avvistato numerosi camosci lungo tutto il percorso. La neve in alcuni punti arriva alle ginocchia e anche oltre, indispensabili le ghette e buoni scarponi, attenzione alle cornici intorno al colle Valmeriana. Le “foto ricordo” di coloro che sono rimasti su questa cima apparentemente innocua rispetto alle vicine la dicono lunga, raccomando massima cautela in questo periodo. Fino a 1800 m. il sentiero era abbastanza pulito ed ho seguito tracce di altri, da li in poi ho dovuto prestare attenzione in quanto non era passato nessuno, piu in alto ho incrociato segni non freschi di racchette, piu’ dura dall’ ultimo alpeggio al colle in cui il sentiero decisamente si perde ed ho dovuto “tirare dritto”. Per l’ ultimo tratto nessun problema in quanto piu’ esposto a sud-ovest. Al ritorno avevo l’ intenzione di fare giro ad anello scendendo dal sentiero 8 ma non sono riuscito a trovarlo causa neve, cosi sono sceso faticosamente tra sfasciumi e piccoli nevai puntando in direzione la Volla, restando adiacente ad un rio e aggirando alcune cascatelle e salti di roccia. Solo negli ultimi 300 metri in basso mi sono riagganciato ad un sentiero che mi ha ricondotto a la Volla che era gia’ visibile durante buona parte della discesa. Gita in solitaria abbastanza impegnativa fatta in questo modo ed in queste condizioni. Incontrato nessuno, dalla cima sentivo persone nell’ ultimo alpeggio prima del colle ma credo abbiano rinunciato. Riflessione di alcuni mesi dopo : Salire il barbeston con un metro di neve non compatta è già impegnativo ma scendere dal versante sud per non rivedere la stessa neve è stata una pazzia, mi sono trovato in condizioni molto difficili con la giornata che volgeva al termine senza sapere cosa avrei trovato e senza avere i margini per risalire e tornare per la stessa via di salita !