Avers (Pointe des) da les Chalmettes per il versante OSO

Avers (Pointe des) da les Chalmettes per il versante OSO
La gita
ste_6962
4 08/05/2010
Accesso stradale
arrivati in auto fino alle Bergerie du Bois m. 2060
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Polverosa pesante
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo portante
Quota neve m
2300

Nonostante le previsioni meteo poco felici e le defezioni di alcuni possibili compagni di gita…alla fine siamo rimasti solamente in due…e dato che Meteofrance dava delle buone speranze per almeno mezza giornata noi abbiamo deciso di partire ugualmente…e non abbiamo rimpianto la decisione presa ! Inizialmente eravamo partiti per salire il Pic Traversier e Chateau Renard da Fontgillarde…ma strada facendo, dato che le condizioni dell’innevamento erano buone e il meteo abbastanza favorevole…abbiamo alzato il tiro, e, ci siamo orientati su un bel 3000 del Queyras poco salito e a torto trascurato : la Pointe des Avers. Con l’auto ci siamo portati fino alle Bergerie du Bois senza problemi, la strada era percorribile e senza neve. Inizialmente siamo saliti su pendii erbosi (con le ciastre nello zaino) trovando la neve in copertura continua solo dai 2300 m. in avanti. Siamo saliti direttamente lungo il pendio, alla destra del Torrent du Vallon fino a trovare la neve. Da qui, su neve buona e portante (ciastre ai piedi) abbiamo traversato il grande pianoro nevoso (Les Prises) superando una prima spalla, poi ci siamo portati verso la cresta SO, scavalcando alcune elevazioni intermedie e aggirando qualche tratto roccioso e di misto sul lato destro (qualche traverso ha richiesto attenzione, per la presenza di neve fresca e rocce affioranti) abbiamo raggiunto una sella sotto l’anticima della Pointe des Avers, e da qui per il filo di cresta siamo arrivati sulla cima di questa bella montagna. Nella parte alta, nonostante le ciastre, si sfondava e la marcia si è rivelata pià faticosa del previsto…la neve qui era recente e umida, ad ogni passo si sfondava. Meno male che eravamo in due ad alternarci nel battere la traccia, ma nonostante questo abbiamo faticato non poco per raggiungere la vetta…allungando sensibilmente i tempi di salita che avevamo calcolato inizialmente ! Peccato che quando siamo arrivati in vetta il cielo si è coperto ed è salita la nebbia…togliendoci la soddisfazione di poter ammirare il panorama che altrimenti sarebbe stato vastissimo data la quota e la posizione di questa montagna ! In vetta non ci siamo trattenuti molto stavolta, stava iniziando a nevicare, la visibilità era ridotta, iniziava ad essere tardi ed era meglio scendere. In discesa, una volta raggiunto il colletto sotto l’anticima siamo scesi direttamente per i pendii nevosi verso il fondovalle, sotto una fitta nevicata e nebbia alternata a qualche schiarita. Terminati i pendii nevosi abbiamo traversato in diagonale verso destra fino a raggiungere nuovamente il Torrent du Vallon e da qui su pendii erbosi, fango, terriccio e pietrame siamo scesi direttamente a vista verso il parcheggio delle Bergerie du Bois. E’ stata indubbiamente una bella gita, anche se lunghetta e faticosa…ma questo non è un problema, ci siamo abituati. Peccato per le nuvole, la nebbia e la nevicata…e per il fatto di non aver visto quasi niente dalla cima..ma considerando le previsioni meteo non ci possiamo certo lamentare più del dovuto, è andata ugualmente bene, siamo arrivati in cima e scesi senza problemi. Certo al bel tempo, al sole, al cielo sereno e ai panorami da favola mi ero abituato ormai…era una felice consuetudine delle gite precedenti, ma se mi dicessero ora che su altre dodici uscite troverei tempo incerto solo in una…raggiungendo sempre la cima..beh ci metto una firma anche subito !! In realtà avrei dovuto mettere una valutazione più bassa per questa uscita, ma valutando bene la gita, il percorso fatto, nonostante la fatica, la lunghezza e il tempo incerto…la soddisfazione c’è stata ugualmente e il mio giudizio rimane più che positivo…sono 4 stelle anche stavolta ! La Pointe des Avers mi è piaciuta e meriterebbe di essere più frequentata ! In questo angolo del Queyras vi segnalo due ottime mete, questa montagna appunto e la vicina Tete de Longet da Saint Veran (salita l’anno scorso e descritta qui su Gulliver). Secondo me vale la pena di farci un pensierino e fare un salto da queste parti !

Una bella giornata e una bella gita nel Vallone del Guil in fatta compagnia di Massimo. Chi non c’era e ha rinunciato preoccupandosi troppo per le previsioni e un maltempo che avrebbe reso inutile il viaggio…è servito ! Ha perso l’occasione per farsi ugualmente una bella gita ! A volte vale la pena di “osare”…non sempre il viaggio è inutile e il tentativo si risolve…con la rinuncia e il rientro a casa con le “pive nel sacco”!

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