Parcheggiato al tornante quota 1360 m. e percorso il primo tratto su sterrata, cartello Roci-Reis-Busiera. Attratto dalla forma del Roc delle Teste e con un meteo all’inizio non molto promettente, decido di puntare subito qui stringendo un pochino l’anello. Trascuro quindi il colle Vardlà, dall’alpe Roci superiore salgo all’alpe Busiera e da qui alla sommità del roccioso rilievo. Proprio la giornata giusta per questa specie di “Isola di Pasqua” nel bel mezzo della Valle Orco! Da qui percorrendo la comoda dorsale, con poco sforzo passo alla cima Busiera che fatta da questo lato, a dirla tutta, è quasi una rapina. Poi giù verso il colle omonimo, salgo anche il modesto Truc D’Almin, dirigendomi infine alla meta con 3 piccole cime nuove già nel sacco. Su per i prati della dorsale al rifugio e al Monte Arzola. Per dare una sbirciata anche al vallone d’Eugio proseguo verso la panoramica sella d’Oreggi (2175 m.), unico punto innevato. Discesa senza sentiero all’alpe omonima, un po’ laboriosa in mezzo a pietroni e rododendri, la traccia di sentiero è presente solo nei pressi dell’alpeggio. Discesa a Ciantel con la nuova sterrata e da qui all’auto, un tracciato ripido e mai noioso in mezzo agli abeti. Passando da Ribordone col sole ancora alto decido di fare una capatina al passo di Betassa e dare una sbirciata dall’adiacente rilievo roccioso, altri 500 m. di dislivello.