Arbueil (Monte) da Fondo

Ho salito questa cimetta per ricominciare a fare un po’ di attività motoria dopo lo stop forzato di 2 mesi. In realtà puntavo alla massima elevazione (Monte dei Corni) ma con l’arrivo della nebbia poco sopra l’ultima Alpe e la neve abbondante e sfondosa nella parte finale, sono finito qui. E in queste condizioni, anche questa cima da sola, è già un bell’impegno. Risalito il fondovalle percorrendo la comoda sterrata, che essendo libera da vegetazione, offre sempre un bel colpo d’occhio sulla zona ed aiuta a capire il da farsi. Mio primo accesso al Vallone dei Corni e devo dire che bene o male, grazie a qualche traccia di sentiero e sporadico bollo, fino all’alpe Corni Inferiore si arriva senza difficoltà, salvo un paio di ponti di neve da attraversare con molta cautela in quanto adiacenti alle sottostanti cascate. Poi le chiazze di neve, che più su diventa continua e nasconde ogni cosa complice anche l’arrivo della nebbia, mi hanno fatto decidere di puntare alla dorsale; qui solo l’indicazione del gps poteva aiutarmi. Dopo un paio di tentativi infruttuosi nel risalire prima un canalino e poi alcune balze rocciose, capisco di essere fuori strada. Poi una schiarita mi permette di capire dove mi trovo: troppo a est per i Corni e ormai troppo in alto. Dopo un breve tratto innevato arrivo quindi alla targhetta di vetta di questa piccola cima della quale quasi ignoravo l’esistenza. Solo in discesa riuscirò ad inquadrare meglio la zona, scendendo dritto nel nevaio con picca e ramponi che sono serviti anche nella breve cresta nevosa e nei ripidi prati sotto la dorsale, in alcuni punti si sfonda. Rientrato poi dalla mulattiera di fondo valle lambita dai nevai residui che scendono dalle vallette minori, meno panoramica ma più diretta. Molte erbette commestibili lungo il percorso. Un bello sbattone: allego traccia parziale che è meglio che niente.