Sono da rimarcare L4 molto bello ed L7 entusiasmante e…. delicato, con un diedro /fessura di circa 10m. tutto da proteggere.
Arrampicata di Stampo classico, soste attrezzate su spit ed alcune su cordone.
Sui tiri presenti alcuni cordoni, alcuni chiodi e qualche spit.
Necessari serie di friend fino al n°3 BD, nut non indispensabili.
Via con roccia buona, ma con alcuni tratti da prestare “molta attenzione”.(uscita di L7 sopratutto). Alterna tratti tecnici ad altri piu’ fisici.
Continuare lungo la strada asfaltata fino a una proprietà privata, salire il sentiero a sinistra (segni arancioni) e poco dopo, scendere a destra per ripida traccia fino a un sentiero più grande. Seguendo i vari ometti e segni arancione si traversa fino alla base della parete.
Si oltrepassano le vie Melissa Slimoncella e Let’s Dance, proseguendo alla base della parete fino a raggiungere l’attacco di Barbudos, situato in prossimità dello spigolo destro della falesia. Superato lo spigolo — dove si trovano alcune piccole frecce rosse che segnalano Barbudos — si ignora il sentiero che scende e si continua a salire per circa 20 metri. Qui, sulla roccia, si intravede una freccia incisa e un nome ormai quasi completamente sbiadito. Da questo punto, sollevando lo sguardo, si può distinguere: un chiodo a circa 10 metri di altezza, oltre un primo gradone roccioso piuttosto sporco e un cordone a circa 20 metri, in corrispondenza della fine del dietro oltre il quale vi è vegetazion
- L1 – 30 m – V+ : Si risalgono le placche iniziali, disturbate da vegetazione e detriti, fino a raggiungere un vecchio chiodo. Da qui ci si sposta leggermente a sinistra per entrare in un divertente diedro, da salire con arrampicata fisica ma appagante. Raggiunto un cordone alla sua sommità, si traversa a sinistra uscendo su una cengia nel bosco e poi ci si deve progressivamente spostare a destra facendo attenzione arbusti e blocchi instabili, fino al successivo risalto roccioso. La sosta (due spit da collegare) è un po’ nascosta sulla destra.
- L2 – 30 m – V+ : Si attacca direttamente sopra la sosta su facili rocce articolate fino alla base di una placca più compatta. Con un movimento deciso si supera la placca; in corrispondenza del secondo spit, si devia a sinistra lungo uno spigoletto che si segue fino alla sosta.
- L3 – 20 m – IV : Si rimontano alcune facili roccette sopra la sosta, quindi ci si sposta a sinistra per affrontare una breve placca compatta (presente un vecchio cordone). La sosta si trova su una comoda cengia al termine della placca. Tiro breve e non particolarmente interessante.
- L4 – 30 m – VI : Si salgono pochi metri sopra la sosta per poi traversare a destra verso una placconata superiore (ben visibili uno spit e un cordone verde). Si affronta una bellissima placca verticale con fessurine, buchi e clessidre, seguendo un’arrampicata continua e molto elegante. Superato un tratto boscoso, si raggiunge la sosta (cordone in clessidra) alla base del risalto successivo.
- L5 – 30 m – V : Si attacca la fessura sulla destra della sosta, da proteggere interamente. Al termine si rientra leggermente a sinistra, quindi si continua dritti su ottima roccia, a tratti tagliente e molto lavorata, fino a raggiungere la sosta su clessidra.
- L6 – 40 m – V- : Dalla sosta si entra nel diedro a sinistra e lo si segue interamente su roccia molto scolpita. Si esce poi a destra fino alla sosta. Il percorso non è obbligato: diverse linee sono possibili su questa lunghezza.
- L7 – 30 m – VI+ : Tiro chiave della via. Si entra nel diedro soprastante, che si segue fino a un’uscita a destra segnalata da uno spit. Con un passaggio delicato in traverso si raggiunge la magnifica fessura verticale (a tratti leggermente strapiombante), da proteggere completamente. L’arrampicata è molto fisica e impegnativa. La sosta si trova al termine della fessura.
- L8 – 30 m – VI- : Si prosegue sopra la sosta su facili roccette, facendo attenzione alla qualità della roccia, non sempre ottimale. Si raggiunge quindi la base di un risalto verticale inciso da una fessura, che si supera prima di spostarsi a sinistra (se si prosegue dritti il grado non supera il IV+). Si segue poi lo spigolo fino a un comodo terrazzino, dove si può allestire la sosta finale su spuntone.
Discesa:
Dal termine della via, seguire gli ometti, i bolli arancioni e le tracce di sentiero che scendono verso destra (a monte alle spalle). Il percorso segue un canale ripido e sdrucciolevole. In fondo si incontra uno stretto e caratteristico intaglio tra le rocce: oltrepassatelo per ricongiungersi con il sentiero dell’attacco, da seguire a ritroso fino al parcheggio.
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