In genere ripidi pendii erbosi, detritici e facili roccette, fatta eccezione per il tratto dalla Rocca Forno al colle q. 2522 m, nel quale bisogna impegnarsi per trovare i passaggi più logici.
Per tutti i dettagli della traversata e per la sua storia consultare l'itinerario della prima tappa Caselette- Colle del Lis
La cresta dal Colle della Forcola, è inizialmente erbosa. Esiste un sentiero che si tiene sul fianco della Val Susa ma è meglio ignorarlo, esso si perde e, in caso di nebbia, diventa difficile ritornare in cresta. Più in su compaiono delle facili roccette. Si giunge così alla Punta Lunella 2772 m.
Il percorso dalla Punta Lunella alla Rocca del Forno 2728 m è più divertente, abbastanza affilato, di roccia buona e facile, con diversi rilievi e depressioni; il tratto più bello di questa tappa. Molto meno bella la discesa dalla Rocca Forno al colle di Muia 2522 m. Ci impegna parecchio, fra placche licie, prati e canali ripidissimi oltre spuntoni malsicuri.
Vi è da rilevare che per eventuali costeggiamenti, è più favorevole il versante della Val Susa.
Facilissimo invece dal colle di Muia 2522 m alla Punta Nonna 2652 m, pochi minuti di dosso erboso. Da qui alla Grand’Uja 2666 m attraverso la quota 2565 m, il colle dell’Alpetto 2508 m, la punta delle Ujette 2578 m e il colle di Cirel 2510 m su facile terreno.
Da qui si sale facilmente sulla Grand’Uja 2663 m. la discesa sul versante ovest avviene su pendio di roccette e tratti erbosi fino al colle dell’Uja 2368 m. Si risale su dossi erbosi alla quota 2400 m, si scende al cole Coupe Trape 2275 m. si risale sempre su prato alla quota 2459 m e si scende infine al Colle delle Coupe 2341 m e alla sua casermetta semidiroccata.
- Cartografia:
- Fraternali n° 8