2.7Km
Fino alla Bocchetta Fioria seguire l’itinerario già descritto (2 h).
Dal valico la traccia di sentiero scende, spostandosi leggermente sulla sx e percorrendo un ripido pendio erboso, lasciando sia a dx che a sx due zone di grandi massi, fino a raggiungere una zona a minor pendenza, ove insistono i pascoli più alti.
Da qui il sentiero, sempre poco evidente e pressochè non segnalato, scende fino all’Alpe Muanda 1960 m. Se presente, cercate di seguire l’infallibile segnavia delle deiezioni bovine.
Giunti su questo primo alpeggio, occorre fare attenzione ad imboccare bene il sentiero, che scende leggermente a sx di un impluvio quasi sempre in secca, posto verso il margine sx del pascolo. In centro ed a dx abbiamo infatti un salto di roccia; non andate però neanche troppo a sinistra, onde non finire in una zona di grandi pietre e rododendri.
Da questo punto il sentiero, ben pulito ed evidente, scende tosto all’Alpe Loserai 1865 m ; in basso a destra potrete osservare la splendida conca dell’Alpe Pian Dietro ( 1839 m ), raggiungibile in pochi minuti.
Lasciati a sx i casolari dell’Alpe Loserai, la mulattiera ( finalmente qualche segno rosso) riprende a scendere portandosi verso il Rio Deserta, che costaggia per un breve tratto in una zona di larici, fuoriusciti dalla quale attraversa il corso d’acqua portandoci nei pianori dell’Alpe Cherson 1791 m.
Raggiunti i fabbricati di questo alpeggio, la strada li lascia alla propria sx ed incomincia la discesa verso valle (zona con cumuli di pietre).
Se volete visitare gli altri 2 alpeggi, sarà sufficiente seguire un sentiero che svolta a sx nella zona dei cumuli di pietre e va a riattraversare il Rio Deserta, raggiungendo l’Alpe Brengi 1784 m; dai casolari di quest’ultima prendete la evidente mulattiera che in circa 20- 30 min sale all’Alpe Testa di Deserta, 1887 m.
In caso contrario, seguite la traccia principale che, attraverso boschi di larici, scende verso valle raggiungendo una baita ancora integra, nei pressi della quale il Rio Deserta forma una spettacolare cascata. Da qui in poi il rio scorre al fondo di uno spettacolare orrido.
Sempre sotto copertura di larici, il sentiero raggiunge le pertinenze dei casolari di Moda 1339 m prima e quelli di Fumà poi ( 1200 m circa); indi, attraverso boschi di castagno, arriva nei pressi della frazione Prà 980 m ( arrivati più o meno alla quota di tale frazione, lasciate la mulattiera e buttatevi a sinistra: dovreste raggiungerla in pochi min.). In ogni caso ormai sarà sufficiente portarsi verso il torrente Orco per rendersi conto immediatamente della propria posizione.
Dopo la Fumà, per chi volesse, è da segnalare la deviazione per Noasca capoluogo.
- Cartografia:
- IGC 1:25000 Tav. 101- 103
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