2.7Km
Via completamente spittata. Soste su due spit, collegati da cordoni utili per eventuali doppie sulle prime sette lunghezze. Eventualmente utili qualche dado e friend piccoli, per alcuni passaggi delicati che possono essere bagnati.
Necessarie due corde di almeno 55 metri
Materiale: 15 rinvii, micro nuts utili e 1-2 friends piccoli.
Periodo consigliato: via percorribile tutto l'anno tranne probabilmente d'inverno. il diedro convoglia l'acqua delle pareti e cenge soprastanti ed è quindi da evitare nei periodi umidi o dopo grandi piogge. E' frequente trovare la fessura con un po' di acqua che cola, seppure permettendo di scalare agevolmente
Le difficoltà maggiori sono concentrate nelle prime sette lunghezze: le restanti servono solo per "arrivare in cima"ma sono comunque gradevoli. Tenere presente, per chi abbia già percorso la vicina "Tommy", che questa via è invece nettamente più difficile ed impegnativa.
Seguire le indicazioni per la via Tommy su un muro di sostegno: dopo pochi metri salire subito a destra (non addentrarsi tra le case) e seguire il sentiero nel bosco (bolli rossi) fino all'attacco: scritta rossa ("Il Caterpillar") alla partenza della via. (0h20/0h30)
- L1, 6b: superare un semplice e breve muretto fessurato fino ad una cengia con alberi. Segue un muretto a tacche impegnativo per quattro/cinque metri, poi più semplice fino in sosta.
- L2, A0, 6a+: salire verso destra in placca delicata mirando un netto risalto verticale, affrontabile direttamente o, meglio aggirandolo a destra sul diedro e poi traversando a sinistra con passo difficile (A0). Da qui placca/diedro, fino a superare con passo delicato uno strapiombino che si lascia sulla destra. Rientrare infine a destra alla sosta.
- L3, 4c: risalire la placca sovrastante la sosta sul suo bordo destro, rientrando poi a sinistra a prendere una fessura gradinata che permette di salire agevolmente. Sosta su cengia nel bosco.
- L4, 6a: dalla sosta scendere alla base del diedro, che si risale per 30 metri, in parte nel diedro stesso, in parte sulla sua parete di sinistra, fecendo attenzione alla presenza di striscie di roccia più viscide.
- L5, 6b+, 50m: lunghezza impegnativa nel diedro, prima più verticale chiodata molto bene e più abbattuta nella parte finale con la chiodatura che si allunga. un filo d’acqua è spesso presente ma non compromette troppo l’arrampicata (dadi o camme piccole utili per tranquillità)
- L6, 50m, 6a+: risalire per circa una decina di metri l’ampia fessura di fondo del diedro, verticale e ben scalabile. Poi il diedro si chiude, perde la fessura di fondo e si abbatte un poco: delicati passi di aderenza obbligatori spaccando sulle lisce pareti del diedro.
- L7, 6a/b: salire un gradino verso destra, cui segue un lungo diedro abbattuto (oltre 50 metri) in parte disturbato dalla vegetazione. Il diedro termina sotto uno strapiombo da cui si esce a destra con alcuni passi delicati. Più semplice delle difficoltà indicate.
Da qui la via cala drasticamente di difficoltà, continuità ed ambiente (le lunghezze nel diedro sono veramente spettacolari!) e prosegue più tranquillamente per altri 7 tiri fino a raggiungere il termine della via “Tommy”.
- L8, 5+: placce discontinue su roccia diversa dal diedro: più ruvida, meno levigata dall’acqua. Abbastanza lungo (circa 45/50 metri) e con chiodatura un po’ lunga.
- L9, 4: bei passi in placca, semplici. Tiro piuttosto lungo: fermarsi alla sosta, anche se la successiva cengia alberata sembra piuttosto vicina: non ci arrivereste nemmeno con una corda da 60 metri!
- L10, 5+: salire fino ad un’ampia cengia alberata, proseguire per una placchetta verso sinistra e traversare orizzontalmente verso sinistra un diedro.
- L11, 5+: partenza per un muretto delicato, poi placca più semplice.
- L12, 6a: ancora una partenza delicata, su roccia abbastanza liscia.
- L13, 5-: difficoltà decrescenti, e semplice traverso orizzontale verso sinistra che porta alla penultima sosta della via “Tommy”.
- L14, 3: in comune con la via “Tommy”: semplici placchette fino alla sosta finale.
Discesa:
Da L7 con doppie
Dall’ultimo tiro per sentiero, arrivando alla frazione Courtil (40m.) e poi per strada asfaltata fino a punto di partenza (meglio se trovate un passaggio).
- Bibliografia:
- Fardo M., Sacchet T., Arrampicare a Bard, Eventi & Progetti Editore, 1999; relazione a cura di Ricca
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