La via si svolge in gran parte lungo la linea di calata della via Campia. Per questo motivo ne è sconsigliata la salita in caso di cordate impegnate in discesa sulla stessa linea.
S2/II TD+.
Dal 2013 esiste una variante chiodata dall'alto da F. Bessone, che parte direttamente dalla cengia mediana a sinistra della spalla e si congiunge con due tiri verticali al primo tiro del tracciato originale.
L1 (tracciato originale) salire la spalla della cengia mediana fino al chiodo con cordino che segna l’attacco della via Campia; traversare quindi in diagonale verso sinistra fino alla sosta (4c, 45 m). In alternativa, dalla cengia mediana, più in basso e a sinistra (faccia a monte) rispetto alla spalla, seguire la bella variante di attacco, 2 tiri su muro verticale, 5c-6a)
L2 muro delicato, poi placche verticali (6a/b, 35 m)
L3 bellissimo muro fessurato, poi pilastro e placca verticale finale (6b, 25m)
L4 muretto, placca di aderenza, poi strapiombo con fessura e traverso in diagonale a sinistra fino ad una sosta intermedia posta in una nicchia (2 spit da collegare; 6a+, 35m)
L5 serie di risalti facili fino alla sosta posta sotto il plateau sommitale (4, 20 m)
Calate sulla via.
Richiodata da M. Schenone nel 2013.
La via è dedicata a Orlando Bajetto.
- Bibliografia:
- G. Bergese, G. Ghibaudo, Corno Stella, Versante Sud ed., 2012