Zerbion (Monte) da Promiod per la cresta Ovest

Zerbion (Monte) da Promiod per la cresta Ovest
La gita
paolo-emilio
5 03/12/2023
Accesso stradale
Facile su asfalto fino alla borgata di Promiod. Parcheggio ampio prima delle case o qualche posto più avanti dopo le case (proseguendo sulla via principale).
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Farinosa compatta
Neve (parte inferiore gita)
Farinosa ventata
Quota neve m
1500
Traccia GPX

Facile escursione fino all’uscita dal Bosco a quota 2100m. Dopo ampio pendio e inizia l’impegno fisico. A circa quota 2380m finalmente si vede la vetta che sembra vicina ma in termini di tempo e fatica non lo è. Da qui diventa decisamente BR per il passaggio in cresta e la valutazione della neve. Di suo lo spazio in cresta è nei passaggi più delicati giusto per una persona. Dal lato sud pendenza di circa 45°. Strapiombo dal lato nord. Con sufficiente neve adatta (non troppo dura) si va bene con le ciaspole, ma fare molta cautela in qualche passaggio più ripido per tendenza a scivolare all’indietro, quindi puntare bene.
Sulla cresta finale due o tre passaggi decisamente delicati per spazio minimo e valutazione.
Percorso semplice. Inizialmente attraverso uno splendido bosco di larici e abeti, su ponderale (al passaggio sul torrente proseguire dritto poi subito a sinistra!) fino ad alcune baite con annessa roulotte. Da lì cartello giallo con indicazione Zerbion 2h. Ancora sottobosco seguendo i bolli dipinti sugli alberi poi usciti da bosco (quota circa 2100m) evidenti indicazione su pietre affioranti. Potrebbero essere sepolte in caso di molta neve. Ma basta puntare dritto tenendo sulla sinistra una piccola anticima con alberelli e un crocefisso. Da lì (quota circa 2380m) la vetta compare finalmente in vista e l’unico percorso è quello che segue la cresta fino alla grande Madonna bianca ben visibile.

Dopo tanto tempo che aspettavo di fare questa meravigliosa cima (per conformazione, panorama e grande statua di vetta) mi ritrovo a farla prima in invernale che in estiva! E con l’onore (oltre che grande soddisfazione) di battere interamente il percorso dopo le buone nevicate della settimana (1225m di dislivello). Non troviamo infatti nessuno (se non nel pomeriggio un avvistamento di altri più in basso) e neve immacolata dall’inizio alla vetta. Lasciata l’auto la neve inizia subito dopo le case ma aspettiamo (ben poco in realtà) a calzare le ciaspole. Stupendo bosco iniziale. Su ponderale fino alle baite. Poi seguendo il cartello, tacche sugli alberi e pietre affioranti, arriviamo all’attacco della cresta alternandoci a battere la neve intonsa. Breve sosta per valutare il da farsi. Ormai manca poco, anche se tra linea d’aria ed effettivo c’è la parte più faticosa nonché rischiosa. Più convinto degli altri valuto fattibile, oggi abbastanza agevolmente. Seppur a passo lento, valutando nei punti critici di volta in volta. Dopo un bel po’ solo un compagno mi segue. E in vetta siamo in 2. Peccato che il freddo vento giusto in cima ci intima di non attardarci troppo. E dopo qualche foto, si scende subito. Discesa sulla via di andata (cresta – ma ormai seguendo le nostre tracce di salita) per riunire il gruppo. Breve sosta su un’anticima panoramica con un piccola statua in legno e croce e infine discesa veloce sempre sulla via dell’andata.
Aggiorno per questo traccia gpx. La mia molto più “lineare” rispetto all’ultima precedente. Ponderale seguendo poi indicazione Zerbion, numerata 105. Consigliata!
Di suo, questa vetta per me è bellissima. Così come l’adrenalinico arrivo in cresta. Bellissimo anche per il Panorama specie verso Aosta.

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