Zerbion (Monte) da Promiod per la cresta Ovest

Temperature basse, -8 C alla partenza alle 8.00, più in alto previsti fino a -11 C, perciò terreno tutto ghiacciato.
Fino a 1800 m pochissima neve sul tracciato, mentre sui pendii al sole niente neve fino a 2200 – 2300 m ed oltre.
Ho messo le ciaspole a 1800 m, più che altro per non scivolare sul ghiaccio, ma sono state più utili sopra i 2000 m, dove iniziava ad esserci più neve sul tracciato e la pendenza aumentava.
Traccia battuta verso il col Portola, mentre dal bivio presso Alpe Francou Superiore verso lo Zerbion la traccia era stata ricoperta da neve recente ed era quindi da rifare.
Meteo estrmamente variabile, con susseguirsi di annuvolamenti e schiarite: usciti dal bosco a 2300-2400 m si finiva in mezzo alle nuvole, con difficoltà ad orientarsi per l’assenza di traccia e l’impossibilità di vedere altri punti di riferimento. Utile il GPS finché la cresta era abbastanza ampia.
A 2500 m dove la cresta si stringe ho deciso di interrompere la salita, perché quando si entrava nelle nuvole si vedeva tutto bianco e non si aveva la percezione di dove erano i precipizi e le cornici.
A tratti però schiariva completamente e ciò mi ha permesso di catturare alcune belle foto da sopra le nuvole.
Scendendo invece si è messo a nevicare e la traccia di salita si stava già ricoprendo, per cui mi sono convinto di aver fatto bene a non proseguire: in mezzo alle nuvole avrei avuto problemi anche a ritrovare la via di discesa.
Nel pomeriggio poi il sole sembra aver prevalso, ma ormai ero sceso, perciò ho deciso di allungare il giro prendendo una poderale che dal ponte sul Torrente Promiod va sud e poi torna a Promiod.

Oggi in solitaria, non ho visto nessuno in giro, nemmeno animali, a parte qualche uccellino impavido.
Un saluto a tutti gli amici che di solito mi accompagnano!