Preso spunto dalla relazione di qualche giorno fa per questa invitante gita. Per arrivare al colle bisogna essere davvero amatori del ravanamento, seguendo la strada sopra il Ru Cortod non bisogna arrivare alla centralina idroelettrica, occorre tagliare su per il pendio ben prima, più o meno dove la strada fa un evidente tornante a sinistra. Presenti nel vallone alcuni pendii di vecchi scaricamenti di valanghe i quali erano duretti nonostante il caldo. La cresta è strepitosamente panoramica ma spesso aerea. La roccia è generalmente buona ma a volte un po’ sporca e instabile. Presenti ottimi e comodi spuntoni per cordoni, utile talvolta qualche friend. Conviene stare sempre sul filo di cresta per comodità e per apprezzare al meglio la progressione. Avendo già perso troppi amici per banalità ritengo di dover proteggere sempre bene ogni passaggio che presenti rischi anche minimi pertanto abbiamo fatto due brevi tiri ben prima della lama su due passaggi aerei, uno richiede quasi 20m di corda. La lama si può comunque aggirare bene su ottime cenge erbose ben battute dai camosci. La difficoltà PD riportata in questa relazione a mio avviso è piuttosto semplicistica, probabilmente giudicata tale da alpinisti di alto livello. E’ importante che ognuno valuti bene le proprie capacità e non sottovaluti questa via generalmente non difficile ma che per alcuni tratti esposti potrebbe essere anche classificata AD-.
Con Silvietta, tempo splendido e caldo. Gran rinfrescamento nella fontana al parcheggio di Barmasc.