Saliti sabato 22/07 alla Breslauer Hutte (da Vent in seggiovia poi un’altra oretta e mezza abbondante di sentiero). Rifugio affollato. Per noi avevano riservato la struttura a lato del rifugio che funge da locale invernale: un ottimo “appartamentino” tutto per noi.
Partiti alle 5.30 del 23/07 con cielo a tratti coperto (la notte aveva fatto temporale) che si è aperto man mano che procedevamo lungo il percorso per poi alternare schiarite e nuvole rapide. Visibilità comunque da buona a ottima. Avvicinamento su morena lungo e sfiancante fino a raggiungere il canalino che supera la bastionata rocciosa che da’ accesso al ghiacciaio, da qui parte la breve ferrata. Noi ci siamo assicurati al cavo con una semplice fettuccia ma a mio modesto parere sarebbe stato utile avere con sè un kit completo visto che la ferrata stessa, seppure breve, non è affatto banale specie considerando che va affrontata coi ramponi ai piedi. Dalla fine delle attrezzature si procede su ghiacciaio (presente un’ottima traccia) in un ambiente spettacolare e selvaggio in direzione della croce posta sulla piramide sommitale del Wildspitze raggiungibile per un pendio di sfasciumi e roccette, facile ma da non sottovalutare. Prestare attenzione all’attraversamento dei ghiacciai che sono molto crepacciati e con scarsa copertura nevosa.
Per la discesa, su suggerimento di una guida locale, abbiamo optato per la cresta nord – est, esposta e tecnica, che permette di compiere un giro ad anello molto appagante intorno alla montagna. Soluzione questa da tenere in considerazione onde evitare di percorrere la ferrata in discesa (la sconsiglio vivamente!) ed evitare le scariche di sassi nel canalino. Informarsi comunque circa la percorribilità dell’itinerario perchè in caso di brutto tempo o di scarso innevamento può risultare molto impegnativo specie nella prima parte di cresta. Noi ci siamo poi ricollegati al sentiero che porta alla Breslauer Hutte ma volendo rimanere più bassi sul lato sinistro si riesce a percorrere il sentiero che dalla morena riporta direttamente alla partenza della seggiovia.
Salita completa dal lato tecnico e di grande soddisfazione per l’ambiente in cui si svolge. Consigliatissima anche se può risultare un po’ fuori mano.
Uscita del CAI Bellano