Per salire all’Almagellerhutte siamo partiti da Saas Grand: dal parcheggio della funivia un bel sentiero sale rapidamente nel bosco e porta al sentiero panoramico a mezza costa che conduce all’Almagelleralp, perdendo circa 300 m di dislivello (lo stesso sentiero si raggiunge prendendo la funivia fino a Kreuzboden). La salita al Weissmies è evidente: il sentiero per lo Zwischbergenpass è ben segnalato e si percorre bene anche al buio, la cresta rocciosa è pulita e divertente, la cresta nevosa un po’ esposta ma con un’ottima traccia. La maggior parte delle cordate è passata sul glacio-nevaio del versante est fino al risalto più ripido della cresta; noi l’abbiamo percorsa integralmente senza problemi e ci siamo legati solo per la discesa. La discesa sul versante nord è un po’ più delicata: grossi e profondi crepacci da superare, tratti ripidi esposti, traverso finale sotto i seracchi, moltissime persone (molti evidentemente non abituati a camminare con i ramponi ai piedi) con inevitabili code e rallentamenti nei passaggi obbligati. La traccia è comunque ottima e molto profonda nei tratti più ripidi. Bellissimo il panorama su Rosa e Mischabel!
Da Hoosass discesa abbastanza lunga fino a Saas Grund: prima parte in un ambiente deturpato dalle piste da sci, dopo Kreuzboden bel sentiero nel bosco.
I versanti sud e nord del Weissmies (non solo le vie di salita ma anche le vallate di accesso) sembrano due montagne diverse: selvaggio e roccioso il lato sud, turistico e glaciale il lato nord. Una traversata è sempre affascinante per la varietà dell’ambiente e per l’idea stessa dell’anello, ma nel caso del Weissmies salire e scendere dalla cresta sud-est dà maggior fascino alla montagna, oltre al fatto che la via è praticamente priva di pericoli oggettivi e con basse difficoltà tecniche.
Con Christian, Paola e Davide. Splendida e fresca giornata di sole.