Gita lunghissima e di notevole impegno fisico, consigliata se amate l’isolamento e le grandi sfacchinate.
Da Gondo si risale la Zwischbergental sino a circa quota 1400 m dove abbiamo parcheggiato l’auto vicino alla piccola centrale idroelettrica. Da li inizia la sterrata con divieto di transito che porta in circa 1h sino al lago di Cheller. Dal lago si segue il sentiero con segni bianchi e rossi, inizialmente pianeggiante che segue il torrente e poi risale i pendii a dx (indicazioni per il Zwitschbergenpass) sino ad una baita a circa 2100 m dove è presente una fonte per l’acqua.
Dalla baita si iniziano a salire i ripidi prati per sentiero e tracce sino a giungere ad alcuni tratti attrezzati per il superamento di uno sperone roccioso. Da qui i segni diventano bianchi e azzurri; con un traverso si giunge in una zona abbastanza comoda dove abbiamo piazzato la tenda a circa 2600 m e dove sono presenti alcuni ruscelletti per rifornirsi d’acqua (carichi come muli abbiamo impiegato circa 3h 30’ di cammino dall’auto).
Il giorno dopo, sveglia e partenza alle 5 sotto una stellata fantastica, si inizia a percorrere un lungo traverso sino a giungere all’eterna pietraia che risale vero il passo. Veramente massacrante e solo alcuni piccoli nevai agevolano la progressione. Si seguono fedelmente il segni bianchi e azzurri sino a circa quota 3100 dove, poco prima del passo, si abbandona il sentiero e si risale una morena sulla dx che punta in direzione del lenzuolo. Noi abbiamo risalito due brevi nevai ed attaccato la cresta a circa 3300 m. Vivamente sconsigliato l’accesso, e soprattutto la discesa, dal lenzuolo per la caduta di pietre già dal mattino (alcune grosse come un microonde).
La cresta è abbastanza lunga, ma non presenta grosse difficoltà tecniche (forse un passo di III), tutta pulita.
Seguendo i segni dei ramponi sulle rocce è difficile sbagliare strada. Cresta nevosa finale ben tracciata.
Dalla vetta panorama spettacolare!!!
Parecchia gente in salita dalla Almagellerhutte, solo noi da Gondo….. ed ora ne capisco il motivo 🙂
Dalla cima, eterna discesa sino all’auto per circa 17 km e 2600 m di dislivello.
Come sempre, quando c’è da farsi il mazzo, in compagnia di Riccardo.