La partenza da Zwischbergen (1350 m) e lo zaino ancor più appesantito da tenda e sacco a pelo hanno reso la salita del primo giorno veramente estenuante. Bellissima questa valle dimenticata, soprattutto nella parte centrale dove il panorama si apre moltissimo. La fatica e la stanchezza non hanno permesso di apprezzare del tutto l’asprezza dell’incombente versante nord del Pizzo Andolla nell’ultimo tratto di salita. Dopo 7 ore di cammino abbiamo piazzato la tenda 150 m sotto il passo, dove si trovano due “piazzole” in posizione sicuramente più riparata e comoda rispetto al passo vero e proprio. La salita alla Weissmies, interamente per la cresta rocciosa, è facile ed abbastanza noiosa; la parte su neve e ghiaccio è residuale e semplice. Noi eravamo gli unici salitori provenienti dalla Zwischbergental, tutti gli altri arrivavano dall’Almageller Hütte. L’infinita discesa fino alla macchina (raggiunta alle 21.45) ha consumato tutte le nostre energie residue. Il sentiero è segnalato benissimo, soprattutto dove più ce n’è bisogno (il ghiacciaio e il lungo traverso nella parte alta della valle).