Vitello (Corno) da Chemonal

Vitello (Corno) da Chemonal
La gita
giuliof
4 03/09/2023
Accesso stradale
OK

Per il maggiore dislivello e per le condizioni del percorso, la gita richiede un impegno quasi doppio rispetto alle salite classiche da Estoul ma permette di esplorare un vallone selvaggio, quello di Valfredda. Nella parte mediana del vallone ci sono 2 possibilità: la sinistra idrografica con traccia priva di bolli e la destra con molti bolli anche recenti ma erba più alta. Nella parte alta del vallone, in prossimità del passo, sono presenti numerosi stambecchi, per nulla impauriti dalla presenza umana. Se poi si decide di tagliare per il costone senza passare dal bivio con il sentiero 5B (bolli su masso), se ne vedono ancora di più. Provato le varie opzioni tra andata e ritorno. Panorama strepitoso dalla vetta, la mole imponente del Testa Grigia riesce a mala pena ad occultare una porzione molto ristretta della catena glaciale di confine, intorno alla vetta del Polluce. Finalmente i ghiacciai sono tornati belli bianchi dopo le recenti nevicate di fine agosto. Il punto più critico in cui occorre orientarsi credo sia intorno a quota 1900 poco sopra l’Alpenzu, dove è presente un albero caduto accanto ad una baita: aggirare recinto animali più avanti (filo) e poi invertire la marcia oppure salire dritto x dritto tra i rododendri a riprendere il sentiero sempre bollato, più facile a farsi che a dirsi, utile traccia GPS. Molti saliti dalla valle d’Ayas, nessuno da questa valle oltre l’Alpenzu.

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