Vitello (Corno) da Chemonal

Vitello (Corno) da Chemonal
La gita
erba-olina
5 18/07/2012
Accesso stradale
Parcheggio capiente sulla strada oltrepassato Chemonal

Tornata sul Corno Vitello a distanza di qualche anno, questa volta con panorami di prim’ordine e dal versante Gressoney. L’itinerario fino al colle si trova ancora nelle condizioni riscontrate dai gulliveriani che mi hanno preceduta: mulattiera-autostrada fino ad Alpenzù (che noia a scendere!), poi sentierino-traccia parecchio inerbito che talvolta viene ingoiato dalla vegetazione, ma i bolli gialli anche se sbiaditi sono sempre a tiro di sguardo, quindi se anche in qualche momento si perde il filo del sentiero, in breve lo si ritrova. Qualche dettaglio: i punti in cui la selva arriva ad altezza fianco sono solo due, il primo all’alpeggio sopra Alpenzù (Wissogavane) e il secondo al guado q. 2074; il bivio dove si trascura il sentiero 6 è a q. 1959 all’alpeggio Mehrschalpò (il bollo 5A è all’ombra delle fronde di un albero, un po’ più in alto e a sx del bollo 6); a q. 2300 circa, dove occorre superare il risalto per arrivare all’Alpe Valfredda, la traccia diventa molto vaga, dapprima si trovano dei bolli su rocce in alto, poi si arriva in vista di un ometto a torretta, il sentiero si tiene al di sotto di questo, poi si alza a sx e, raggiunto l’alpeggio, prosegue sul retro; c’è ancora un nevaio che ricopre parte della pietraia ma è comodamente evitabile sulla dx; giunti al termine del vallone e della pietraia, si volge a dx (direzione N) seguendo ometti e bolli gialli e si continua finché si trova un bollo che indica di spostarsi decisamente a sx e di risalire il ripido pendio erboso, al termine del quale ci si trova sul bordo di una conca detritica che occorre costeggiare sulla sx per portarsi su un dosso erboso e proseguire compiendo un semicerchio fino al colle.

La meta iniziale doveva essere un’altra e in un’altra valle, perché avevo un impegno pomeridiano da quelle parti. Martedì sera all’ultimo l’impegno viene rimandato e rimandata, dunque, anche la gita che volevo fare. Così opto per la VdA: sentiero tranquillo e senza problemi. Ma mio marito (i3fili) che mi conosce bene e sa che così mi sarei annoiata, mi suggerisce questo bell’itinerario descritto da Franco dove il sentiero c’è ma è da ricercare.

Gita in completa solitudine, solo gli stambecchi a farmi compagnia nei pressi della cima dove, complice il meteo strepitoso, sono rimasta quasi due ore.

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