Visolotto Cresta NO

Visolotto Cresta NO
La gita
abo
27/08/2020

Bellissima salita in un ambiente grandioso.
Privi di velleità auto-lesionistiche abbiamo spezzato la salita in 2 giorni dormendo al Vallanta (norme anti-Covid molto rigide).
Partenza alle 6.30 e attacco alle 8, salendo dal “dark side” del 2 dita principalmente su sfasciumi e solo un breve tratto (purtroppo) su nevaio. Dal Passo abbiamo provato a seguire la relazione di Pusnel che (giustamente) sconsiglia di seguire la vecchia fissa a dx (completamente fuori dalla linea di cresta) e siamo quindi saliti sul filo poco definito con bei passaggi facili alternati a rocce rotte.
Essendo in 3 abbiamo provato a risparmiare un po’ sui tempi evitando la prima doppia con una disarrampicata (max III). Quindi per salire e scendere il torrione successivo si segue una rampa con ch. e un traverso esposto con discesa finale delicata (III+?), il tutto evitabile scendendo all’altezza del ch.
Ovviamente ci siamo confusi con la relazione e abbiamo salito il tiro di V, che non è affatto terribile come pensassi (si fa in scarponi senza problemi): prima placchetta biancastra divertente (cordone con maillon in uscita) e poi placca liscia in diagonale a sx, delicata ma corta e proteggibile con un buon friend in partenza. Sosta in cima un po’ vetusta ma ora ben controventata.
Alla successiva forcella abbiamo tagliato a dx fino a reperire il filo dello spigolo secondario, descritto dai francesi (un cordone su masso, passi di III). Abbiamo quindi proseguito in conserva sul filo (ch. giallo, passo di IV) fino a “finire” nel diedro (ch.) che permette di accedere alle placche finali: bel tiretto, corto ma molto divertente da scalare.
Placche finali molto belle e ultima parte facile ma panoramicissima.
Alle 13 sulla bellissima vetta, a lungo agognata, con il Viso di fronte a borbottare.
Discesa effettuata in traversata al Picco Coolidge (breve doppia per scendere il passo di IV) e Montaldo. La discesa dalla cresta SE è comoda (2 fix con anello alle soste), è laborioso solo trovare la prima calata: dalla cima disarrampicare verso E (roccette e detrito), fino a reperire la sosta dopo una 50ina di metri sullo sperone di dx. Da lì effettuate 5 calate (di cui le ultime nel canalone che scende verso S sotto al colle delle Cadreghe, non so se consigliarlo in realtà..).
Discesa su tracciolina non sempre evidentissima (qualche ometto) fino al canalino che porta al Vallanta, da lì rientro eterno ma già all’ombra e con un panorama sempre fantastico su tutto ciò che questo vallone sa offrire.
Materiale utilizzato: 2 corde da 40m (una portata solo per le doppie), set di friend fino al #2, 3 cordoni, 5 rinvii.
Roccia: metabasite da buona ad ottima (placche finali) ma spesso molto lichenata.

Una gita a lungo agognata che impegna bene la giornata e ripaga ampiamente di tutti gli sforzi.
Ambiente Viso e compagnia di Gianmario e Marco che non deludono mai.

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