Torniamo su questo itinerario dopo un po’ di anni, per vedere le novità dopo i lavori di restauro e ampliamento, ottimo lavoro! Vale la pena proseguire oltre l’uscita classica: si trovano ancora un paio di torrioni (di cui il primo meritevole!) e dei simpatici passaggi da fare in conserva. Più facile reperire il sentiero di discesa di quanto non fosse dall’uscita classica: basta attraversare in piano a sinistra circa 150m lineari e si è sulla traccia, abbastanza evidente in questa stagione (diverso con erba alta), si seguono facilmente segni blu e ometti (ne ho costruiti o rinforzati alcuni).
Il tratto più impegnativo è il primo tiro, in seguito la via si presta ad essere percorsa in scarpe da avvicinamento o scarponi. Consigliato il giro in questo periodo: questi valloni danno il meglio con i colori autunnali. Aquile, camosci, luì, rampichini, falchi pellegrini hanno fatto da contorno. Non c’è campo telefonico, se non in cima.
Con Aline