Viraysse (Monte) o Cime de la Coste du Col da Larche per il Colle Sautron

Viraysse (Monte) o Cime de la Coste du Col da Larche per il Colle Sautron
La gita
andrea81
4 28/02/2019
Accesso stradale
nessun problema
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo portante
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
2200

Un’ora buona di con racchette sul groppone, a Larche non c’è neve sui versanti sud nemmeno a cercarla (eccetto le misere piste). Qualche chiazza a tratti nel vallone lungo il torrente ma se si sta sul sentiero alto a mezza costa la si può evitare (specialmente al ritorno quando diventa molle e sfondosa). Raggiunta la spalla che si affaccia sula Cabane de Viraysse innevamento diventa continuo, non abbondante ma sufficiente. Al mattino neve ottima, ruvida e con ottimo grip, io sono passato sotto la Tete de Peymian per abbreviare il percorso, fino ad accedere alla conca superiore, dove è meglio stare sul dosso centrale per evitare dei traversi un po’ scomodi fino a dover risalire il ripido pendio per il colle Sautron. Anche qui, nonostante il sole e le temperature elevate neve ottima che mi ha permesso di salire sulla massima pendenza, raggiungendo la dorsale già oltre il Colle Sautron; da qui in pochi minuti sono arrivato alla cima, assenza di vento e panorama notevole. Grazie alle ottime condizioni sono giunto in cima in circa 2h 30′.
In discesa tutto è cambiato, il sole ha scaldato la neve e già il pendio era un po’ scivoloso, ma sopratutto nelle conche e nei pianori il collasso è stato totale con sprofondamenti a ogni passo fino a toccare il fondo (che manca).
Arrivato alla Cabane de Viraysse ho fatto un vano tentativo per dirigermi al versante nord della Tete Dure (che nelle intenzioni avrei voluto salire) ma era davvero impensabile proseguire su neve del genere, oltretutto in assenza di traccia nel vallone. Così mi sono goduto un po’ di più la bella giornata, d’altra parte un giorno di ferie va goduto come tale e non come uno sbattone.
Nessuno sul mio percorso, ma molta gente sparpagliata su tutti gli itinerari, in particolare dal versante della Val Maira con innevamento maggiore.

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