Partiti “tardi” causa affollamento alla biglietteria (8.45 sul ghiacciaio). Per accedere al pianoro del rif. Gnifetti noi siamo saliti dal canalino di destra, un po’ più ripido ma meno affollato. Avvicinamento alla parete comodo e veloce. La terminale si passa bene sotto ad un distacco di neve superficiale sulla dx. La parete si presenta in buone condizioni che però, considerando il caldo di questi giorni, saranno molto evanescenti. Nella parte bassa la fascia rocciosa è abbastanza coperta e non si tocca roccia, c’è solo una strettoia con un po’ di ghiaccio affiorante qua e là: molto divertente anche se sottile. Traverso a sx facile e che permette di rifiatare un atto, perché da lì in poi è una fucilata unica fino in cima. Canalino superiore in neve molto dura (ne sa qualcosa il mio rampone destro che ha deciso di rompersi poco prima della metà). L’uscita non è ancora di misto ma iniziano ad affiorare un po’ di pietre e bisogna cercare i punti migliori dove c’è sufficiente neve sulla roccia. Qui pendenze di tutto rispetto e qualche divertente tratto di ghiaccio. Calotta via via più facile in neve più morbida.
Noi abbiamo salito tutta la parete in conserva, effettivamente sarebbe stato difficile proteggersi ma comunque qualche vite da ghiaccio è bene averla. Se poi dalla webcam del rifugio si vede roccia affiorante in basso, magari anche qualche nut o friend può tornare utile.
Abbiamo approfittato della giornata fresca per percorrere la salita in giornata, altrimenti conviene partire decisamente prima e salire la parete quando ancora in ombra (alle 10 è tutta al sole). Non abbiamo visto cadere pietre, solo ogni tanto qualche ghiacciolo.
Dalla cima, discretamente affollata, veloce discesa fino al Colle Vincent e poi risalita fino alla base del Corno Nero dove Anna ed Andrea ci aspettavano per la salita della sua divertente paretina (per le condizioni rimando alla gita di andrea81).
Dal Corno Nero ottima discesa in sci fino alla funivia di P. Indren: solo un paio di buchi in apertura ma perfettamente evidenti.
In ottima di compagnia di Gianmario, carico a pallettoni per la sua prima gita in ambiente “da nord” (anche se questa è una SW ma fa lo stesso), e di Marco, solito spirito indomito ed inossidabile che a causa del mio rampone birichino si è tirato tutta la parete da primo.