Gita serale con pernotto al Rifugio Fornetto. Partenza alle 16:15 dal Pian delle Nere, dopo aver percorso la strada sterrata fino alla cava di marmo qua ho deciso di continuare a salire per la sterrata e ignorare il sentiero che passa sulla sinistra, in quanto non vedevo una traccia chiara e un grosso nevaio (questo è comunque l’itinerario più diretto per arrivare al Rifugio Fornetto ed è sempre chiaro e ben segnalato). Immerso nella nebbia nella parte alta, ho percorso una rampa abbastanza ripida per giungere a una crestina su un rilievo secondario; qui il percorso è ottimamente segnalato ma non sempre intuitivo, in ogni caso si procede a mezzacosta fino a quando allo scollinamento si intravede il Rifugio Fornetto (2130 metri), raggiunto dopo un tratto di discesa abbastanza ripido (in generale questo tratto di percorso, dalla crestina in poi, non è difficile ma nemmeno da sottovalutare). Dal rifugio si procede per il sentiero sempre più ripido fino a giungere al tratto finale, con un nevaio che eventualmente si può aggirare salendo su placche, con un tratto di I e poi con il sentiero abbastanza stretto e un po’ esposta che porta alla vetta (circa 0h 30′ dal Rifugio Fornetto). A causa del ritardo accumulato e del percorso lungo sono arrivato alle 20:20 in vetta, alle 21 di nuovo al rifugio; la giornata è stata caratterizzata da un meteo molto buono in pianura ma da nuvole basse e nebbia sopra una certa quota, fino a quando alle 19:30 circa la nebbia si è pian piano diradata mostrando il notevole panorama sulla pianura canavesana e sulla parte bassa del percorso.
Discesa dal rifugio alle 7 dell’indomani, quando la fittissima nebbia e la pioggia decisamente battente lasciano un po’ tregua; stavolta ho percorso il sentiero diretto e qui l’ambiente è davvero molto bello, la vista dei contrafforti del Verzel sopra il bivacco e della cascata che scende dal canalone a fianco a quest’ultimo è straordinaria; particolare anche la vista sulla pianura con lo strato di nuvole posto abbastanza in alto.
Da segnalare 3/4 nevai posti comunque non nei tratti più ostici; i tratti da percorrere con particolare cautela sono invece un guado esposto subito dopo il Rifugio Fornetto, dove si passa su placche per fortuna non lisce, e il tratto di I prima della vetta.
Visti anche due escursionisti che a tarda sera cercavano il loro compagno che si è staccato dal gruppo, spero per loro che sia andato tutto per il meglio.