- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Farinosa ventata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1900
Partito dall’emissario del lago, in modo da evitare il tratto di spostamento iniziale, innevamento continuo ed abbondante da cima a fondo. Grazie al fortissimo rigelo notturno (-4°C alla partenza) neve ottimale con grip sui dolci dossi della parte bassa, e così fino alla conca sotto il pendio conclusivo, dove si passa da neve primaverile a farina alternata a qualche crosta morbida; ottima traccia di sci sfruttata dove possibile con qualche zig zag, dopodichè ultimo tratto conviene salire direttamente alla sella sotto la cima per evitare qualche traverso più scomodo. Salita rapida, e discesa ancora di più, divertente nella parte alta, piacevole in basso, dove comunque il sole di fine aprile fa il suo lavoro anche in giornate freddine. Da segnalare un distacco ad est della cima, non lontano dalle tracce di discesa del pendio a fianco.
Le idee del giorno erano altre, ma dopo aver sbinocolato i valloni Lauzanier e Parassac, dove i versanti Nord e Nord-Ovest mi sono parsi un non ideali, mi sono diretto al più docile Ventasuso, che comunque da tempo volevo salire. Altre 3 scialpiniste sul percorso.