Ho attaccato la Viassa con un traverso dal sentiero per il Colle Seillere subito dopo il Rifugio Granero.
Tutti i tratti difficili sono attualmente ben attrezzati con cavi di metallo ed alcune corde fisse; qualche spit è saltato, probabilmente a causa della caduta di sassi, ma rimangono sicuri poichè ve ne sono parecchi e la maggior parte è abbastanza recente.
Avendo uno zaino ingombrante, che toccava nei passaggi stretti, ho tirato qualche volta i cavi ma penso che la difficoltà del percorso, con roccia asciutta e facendo attenzione alle pietre instabili sia al massimo F.
Purtroppo stanno scomparendo i vecchi segni rossi, soprattutto in uscita, ed essendo salita la nebbia ho vagato un po’ prima di ritrovare il sereno sul confine.
Dal Colle vecchio ho raggiunto in breve il Monte Pistas e poi il Monte Cappello: il primo lungo una vaga traccia su detriti fino alle facili rocce finali ed il secondo risalendo il crinale di rada erba e roccette.
Sul versante francese si trova un ampio vallone pascolivo con un sentiero battuto e ben marcato che ho utilizzato per scendere a L’ Echalp e mettere la tenda nei prati.