Valsoera (Becco di) – Via Mellano-Perego

Valsoera (Becco di) – Via Mellano-Perego
La gita
thebrd
4 17/08/2016

Questa volta è stata una vera è propria avventura… soprattutto a causa della discesa! Ma andiamo con ordine.
L’avvicinamento l’abbiamo preso “alla larga” seguendo per un bel tratto il sentiero per il bivacco e tagliano quindi da sinistra a destra i canaloni sotto la parete (maggior sviluppo ma minore pendenza, forse non così male).
La salita è filata abbastanza bene nonostante il freddo pungente e qualche dubbio sulla linea da seguire (su L2 dopo lo spit tagliare in diagonale verso sinistra ed imboccare il diedrino erboso, su L4 dopo aver aggirato sulla sinistra lo strapiombo tornare a destra sulla verticale del diedro fessurato giallo, su L10 in cima al diedro inserirsi negli strapiombi sulla destra ed uscire verso sinistra alla sosta su cordoni dalla quale con una lunghezza -evitando la sosta a spit ed aggirando il castelletto della cima verso dx- si intercetta la prima sosta di calata). Una via comunque da non sottovalutare in quando i gradi non sono quelli “da falesia” (e non solo per la distanza o la qualità delle protezioni) ed i tiri spesso lunghi richiedono un impegno psicologico e tecnico superiore alla media (direi di un altro livello rispetto alla dirimpettaia Grassi-Re alla tribolazione).
Capitolo discesa: le calate sarebbero rapide e comode se solo non si fosse incastrata la seconda (forse si è formato un nodo!?) costringendoci (anche a causa del temporale in arrivo, poi spostatosi per fortuna!) a tagliare circa 40 mt di una delle due corde e calarci sull’altra e sui 20 mt rimasti, con necessità di “scavalcare” il nodo ad ogni discesa, non proprio il massimo per scendere su una parete sconosciuta! …comunque ora sappiamo che con calate da 40 si raggiunge sempre ad una sosta buona (tutte a spits tranne una con 3 chioti+nut) e si arriva in sicurezza alla base.
Nonostante le complicazioni per le 20 eravamo al Pontese per una birra e prima del buio all’auto, bene così!

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