Valsoera (Becco di) – Via Mellano-Perego

Valsoera (Becco di) – Via Mellano-Perego
La gita
maxdp
5 09/07/2016

Grandissima via di ambiente. Storica, d’accordo, con una sua logica non del tutto assimilabile all’ottica moderna, ma itinerario eccezionale. Avvicinamento un po’ infernale ma fa parte del gioco a Piantonetto, non servono i ramponi, la via attacca esattamente dove finisce a sx la torre staccata; L1 in sostanza è un trasferimento, si potrebbe fare a piedi, la sosta 1 si vede già dalla fine dello zoccolo comunque. L2 partire un pelo a sx e poi andare decisamente in diagonale a sx, io ho trovato un chiodo, tiro da segugi; L3 è corta, la sosta si vede subito da L2, un poco a dx. Non abbiamo trovato S4 a spit e catena, penso di aver sostato su Agrippine (sosta a spit vecchi) alla base del diedro giallo coi cunei. Da lì un bel tiro porta alla base del tiro di artif. Da questo tiro in poi non si sbaglia più, la via sale sempre dritta, usare naso per immaginare dove siano le soste perchè mai si vedono da sotto; su L9 e L10 in corrispondenza di due biforcazioni del diedro principale tenere sempre la dx (a sx placche e spit di Imagine, penso).
Occhio anche a scendere con le prime due doppie: dalla sosta finale a spit noi siamo scesi su un terrazzino dove però c’era una sosta su 3 chiodi e un nut incastrato; è stata ampiamente rinforzata con cordini controventata ma non penso fosse la sosta giusta. Comunque per arrivare alla torre staccata servono due doppie se si hanno corde da 60. Prima calata di Nel corso del tempo tutto a sx come detto da tutti poi da lì a fionda alla base (le prime e le ultime due calate concatenabili).
Capitolo materiale in via: soste nuove a spit CT e catena, chiodi in posto secondo me parecchi dal tiro di artif in poi, pochi prima (ma è molto più facile), si integra bene ovunque, friend fino al 3 sufficienti con doppi .75 e 1 al massimo, roccia spaziale, occhio che c’è roba grossa che muove all’inizio e alla fine.
Nel complesso una via esigente, più sulla testa e sul cervello che sulla scalata (che comunque nella parte finale è bella fisica). Occhio anche a non piallarsi sull’avvicinamento, che è davvero faticoso se non si hanno gobbe da cammelli!

Bella giornata wild con Cate, partiti al mattino dalla diga, il Piantonetto non delude mai e oggi non ci ha nemmeno portato troppa nebbia. Temperature ottime, roccia un po’ fredda nei tiri finali; contare un paio d’ore dal Pontese alla base, per la via dipende dal naso, ma direi che 6 ore sono un tempo ragionevole.
Sempre emozionante salire vie del genere, il sapore della storia è sempre piacevole.
Inutile ribadire la sublime accoglienza di Mara

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