Scrivo essenzialmente per ringraziare e fare i complimenti alla guida Gianni Predan che ha messo Tutte le soste a spit lungo la via, posizionandole in maniera impeccabile.
In modo tale se le cose non vanno proprio come previsto e per vari motivi si pensa di essere fuori orario ( appunto vedi noi) è possibile decidere di ritirarsi in doppia.
Noi siamo scesi all’altezza del grande gendarme rosso e posso dire che da lì alla base siamo scesi lisci senza incastro corde, che su questo tipo di via si potrebbe pensare diversamente…
La via si raggiunge salendo sopra un pulpito (ometto)raggiungendolo traversando uno zoccolo da destra ,sosta zero a spit alla base!
Da qui se si vuole evitare il diedro di sinistra più difficile non andare subito troppo a destra…. (vedi noi..) ma salire all’inizio dritti e poi solo dopo girare a destra per reperire la variante più facile
Noi qui abbiamo perso diverso tempo…
Si precisa pero’ che cm la sosta a spit è posizionata per il diedro duro di sinistra.
A destra invece si sosta su un chiodo da integrare con frend.
Al termine del tiro in traverso per raggiungere lo spigolo vero e proprio è posizionato un solo spit ( integrare eventualmente ), proprio per far capire che dalla sosta successiva ci si calerà (nel caso) direttamente alla sosta prima del traverso ( impeccabile Predan!!).
Da questa sosta in giù tenersi poi LEGGERMENTE a sinstra in calata per rapire bene le altre, ma se si memorizza bene no problema.
Portare una serie di frend fino al 3 e qualche piccolo nuts.
Sono attrezzate anche delle calate nella prima parte di canale dall’intaglio, sulla normale di discesa ( a vedere il canale totalmente senza neve e che tipo di terreno sia non mi ha fatto poi neanche schifo non farlo..)
Che dire..spiace per la cima , non mi era capitato a memoria tale circostanza , ma aver valutato in quel momento e deciso con il compagno di saper rinunciare e accetarlo sento che fa parte di una crescita di esperienza
Con Roberto