- Accesso stradale
- Ok fino al Santuario
Saliti per l’itinerario classico con il sentiero 565 per il Colle Crest. Si pesta neve solo nell’ultimissimo tratto di cresta, dove le pendenze sono ormai dolci, più in basso solo qualche piccolissima chiazza che non disturba. Va invece posta attenzione alle rocce rese saponose dal verglas e all’abbondante erba olina che può nascondere buchi, oggi perfino un po’ brinata e quindi anche più scivolosa del solito. Sentieri nel complesso in buono stato e ben indicati.
Dopo la Punta del Vallone, rapida risalita alla Cima Rosta per la cresta NO, ripida tracciolina con qualche gradone ma fattibile e pulita anch’essa, e altrettanto rapida discesa per la dorsale S con rientro al Colle Crest per il GTA, senza compiere l’anello.
Purtroppo le previsioni di nimbus si son rivelate corrette, così abbiamo visto pochissimo sole e camminato tra nuvole e nebbia, per fortuna non basse da compromettere la visibilità, assaporando lungamente il freddo umido.
Per me poco male, seconda volta su queste cime di cui conosco i panorami e che apprezzo comunque, la nebbia fa parte della coreografia autunnale come i colori, le foglie e le amanite muscarie appena spuntate.
Con Stefania e una dozzina di altri amici tra Cai Viù e Cai Rivarolo, che saluto e ringrazio per la calorosa compagnia. Un grazie particolare alla Stef per averci “viziati” con dolcetti e bevande a fine gita e a Fulvio per aver voluto offrire tutte le bevande al bar.