Avvicinamento praticamente tutto pulito da neve (sigh!). Pendio un po’ lercio per raggiungere la sella d’attacco, altrimenti si sale comodi e veloci su sentiero. Prima parte di cresta facile, bellissima la placca iniziale su roccia da urlo. Il tiro chiave della salita dovrebbe essere lungo 100m: roccia spettacolare, bei movimenti, esposizione, buone protezioni.. ha davvero tutto! La roccia peggiora leggermente solo nell’ultimo tratto. Oltre alla sosta alla base (grazie al socio che ha lasciato un ch. per integrarla) non si trova nulla lungo tutto il tiro, ma ci si protegge alla grande. Prosecuzione per la vetta del Dente molto divertente su cresta esposta e panoramica. Abbiamo sostituito il cordino alla sosta sotto la vetta, attenzione a calarsi dal lato giusto (Vallone del Piz) e poi alla risalita alla forcola del Vallone (roccia smossa). Dopo una breve risalita alla Testa del Vallone, siamo scesi tramite un pendio detritico e un canale in parte nevoso (utile picca e/o ramponi) fino al ghiacciaio dell’Ubac, in un contesto ambientale un po’ decadente ma sicuramente molto interessante e affascinante.
Ritorno all’auto veloce e comodo su sentiero.
Materiale utilizzato: corda da 50m (necessaria per la doppia), serie di friend, set di nut, 5 rinvii, martello (tutti e 3 i ch. trovati avevano bisogno di una martellata), fettucce/cordini.
Come valutazione sarei più per un AD+, visto che il tiro “duro” è uno solo e non supera il IV (a mio avviso), ai posteri l’ardua sentenza.
Con Marco, alla ricerca di roccia asciutta e del sole delle Marittime: scelta azzeccata!