Val di Roda (Cima di) – Gran Pilastro

Val di Roda (Cima di) – Gran Pilastro
La gita
flavius
5 24/06/2017

Dopo la chiusura della primavera sul Bianco, apro l’estate con le Pale.
Partiti poco prima delle 6 dal Bar del Col. Piacevole l’avvicinamento sul sentiero, non troppo scomoda la seconda metà per ripida traccia. Attaccato la via poco prima delle 8. Fuori allenamento per un anno, ho fatto stare la mia sempre paziente guida 6 ore e mezza in parete. Meteo splendido per quasi tutta la mattinata, con i primi annuvolamenti (previsti) verso mezzogiorno. Roccia sempre bella come in tutte le Pale di San Martino.
I tiri immediatamente dopo il pulpito a metà percorso sono a mio avviso eccezionali, per qualità della roccia (salda e ricca di appigli), il panorama strepitoso (sulla valle di Siror e su tutta la parte occidentale della Catena delle Pale) e l’esposizione emozionante (si è proprio sopra il sentierino della mattina, ma diverse centinaia di metri sopra!).
Una media di cinque stelle, fra la sesta stella che meriterebbe la placca (ripida ma appigliatissima) sopra il pulpito e gli ultimissimi tiri, con qualche punto men saldo.
Date le minacce di temporale, all’uscita abbiamo lasciato da parte la vetta (già visitata in altre occasioni) e abbiamo subito preso la ferrata Gusella per il passo di Ball. Dopo 5 minuti di debole grandinata, è tornato tutto asciutto. Giornata nel complesso bella anche dal punto di vista meteo.

La vera difficoltà della via risiede nella sua lunghezza (e, in parte, anche nell’orientamento, se non si ha, come me, la fortuna di essere accompagnati da una guida della zona). Tecnicamente non è mai troppo ostica e comunque la qualità della roccia permette di cavarsela in ogni occasione.
Confrontata con il Gran Pilastro, l’altro lunga classicissima sempre di Langes, a me è sembrata meno dura (anche senza contare il ritorno incomparabilmente più semplice e breve, anche se comunque fuori da quegli standard di “comodità” cui si stanno abituando gli arrampicatori contemporanei….).

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