Vaccherezza (Sacrario dei Martiri) da Prato del Rio, percorso dell’eccidio

Vaccherezza (Sacrario dei Martiri) da Prato del Rio, percorso dell’eccidio
La gita
erba-olina
4 20/04/2019
Accesso stradale
Ok

Partita da Condove (lasciata l’auto nei pressi della Piazza del Municipio) e seguito fino a Mocchie l’itinerario per il Truc Castelletto descritto su gulliver: per questa parte mulattiera in condizioni buone, anche se in alcuni punti l’erba ai lati del passaggio e’ gia’ piuttosto alta.
Tra Mocchie e Campo dell’Alpe il percorso va cercato, con un po’ d’occhio lo si individua ma non ci sono indicazioni e la mulattiera mostra i segni della scarsa o quasi nulla percorrenza. Si attraversa il bel centro di Mocchie e, al termine dell’abitato si lascia a sn il sentiero per Sinette proseguendo a ds in salita, sentiero dapprima un po’ invaso dall’erba ma poi migliora. Oltrepassato il ponte in legno sul Rio Puta (con qualche patema viste le condizioni precarie in cui versa) si continua sino ad un bivio nei pressi di un pilone votivo, dove ci si tiene a destra sbucando sulla strada per Frassinere. Proprio di fronte riparte la mulattiera, che qui andrebbe ripulita (questo tratto non e’ nemmeno indicato sulla Fraternali) ma che mi ha permesso di arrivare a Gagnor (q. 1018) percorrendo soltanto tre tornanti su asfalto. Proseguito fra le case di Gagnor fino alla chiesetta e costeggiato su prato quel che resta della mulattiera, fuoriuscendo di nuovo sull’asfalto e ritrovandola appena dopo il tornante sulla sn. Raggiunto in questo modo Bigliasco (q.1127), son passata anche qui fra le case e, a monte di queste, ecco nuovamente la mulattiera, appena un po’ ostruita all’ingresso ma percorribile fino a Campo dell’Alpe (q.1256), dove, volgendo a sn su sterrata, si entra nel piccolo borgo e si trova finalmente la palina che indica i “Sentieri della Memoria” e Prato del Rio (q. 1363). DI qui in poi nessun problema, dal Pilone Belvardo ho fatto il giro ad anello in senso contrario a quello qui descritto. All’Alpe Balma le tacche bianco/rosse van seguite con un po’ di attenzione perche’ vi sono molte altre tracce di servizio all’alpeggio. Il tratto per l’Alpe Goia e’ su sterrata e non piu’ su mulattiera. Il dsl cosi’ supera i 1400 m per 22 km abbondanti di sviluppo.
Fatta qualche digressione per visitare alcune delle croci disseminate in questo vallone, proprio nel giorno in cui ricorreva l’anniversario di questo tremendo episodio della guerra partigiana.
Sole con qualche nuvola vagante e brezza freddina, specie in alto, temperatura ideale. Panorami non completamente nitidi ma buoni. Molto bello e particolare il contrasto tra le aspre guglie rocciose del vallone del Rio Balmosello e l’ampia ed amena conca prativa intorno all’Alpe Balma.

In solitaria. Ringrazio tutto il gruppo presente al Sacrario in occasione della ricorrenza dei fatti accaduti il 20 aprile 1945, per la cordialita’, la simpatia e per gli ottimi dolcetti, vino e genepi’ offerti. Grazie a Walter per il racconto di quanto accaduto 74 anni fa, un triste pezzo di storia di queste montagne.

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