Vaccarezza (Monte) e Cima dell’Angiolino da Saccona

Vaccarezza (Monte) e Cima dell’Angiolino da Saccona
La gita
erba-olina
5 30/12/2018
Accesso stradale
Parcheggiato a Vietti nei pressi della chiesa.

Escursione “limitata” alla Cima dell’Angiolino. Partita dalla borgata Vietti: da Lanzo svoltato a ds prima del tunnel, poi ancora a ds alla rotondina e infine a sn. Proseguito diritto fino al bivio Chiaves-Coassolo dove si svolta a ds per Coassolo e, trascurando tutti i bivi, si arriva a Vietti (buone possibilità di parcheggio nei pressi della chiesa).
Seguito l’itinerario per la Punta Prarosso (sentiero n. 419-vedi itinerario dedicato), davvero ben segnalato, ripulito e piacevole, poco lo sterrato che si percorre. Si trova qualche zona con un po’ di ghiaccio a partire dalla discesa successiva al Pian di Rossa, ma i punti più ripidi son puliti.
Dalla Prarosso continuato sul sentiero, in buone condizioni, che percorre la dorsale, con qualche detour per toccare tutti i “truc” sui 1700 m di quota in modo da non perdermi la Rocca Turì e la Rocca Frigerole. Un po’ di neve ghiacciata prima di Pian Frigerole, ieri non troppo scivolosa viste le temperature elevate.
Proseguito per il rifugio Peretti Griva, posto in posizione panoramicissima e dal fronte dell’edificio seguito un sentiero che si alza ad un colletto. Da qui provato a procedere in traverso verso la depressione che precede il versante sud dell’Angiolino, ma la neve inconsistente fra i rododendri rende disagevole la progressione.
Mi son quindi riportata sulla cresta, tra neve sfondosa e olina, intercettando il sentiero che sale direttamente da Pian Frigerole fra due affioramenti rocciosi (non indicato da tacche di vernice, ma abbastanza evidente e molto più veloce se non si vuol passare dal rifugio), più pulito data l’esposizione. In questo modo si riesce a compiere il traverso più in alto su neve già pestata.
Raggiunta la depressione, si sale per neve e zollone di olina seguendo gli ometti dove visibili. Neve dura e gelata in cima e sulle peste, nonostante la temperatura: non ho usato né ramponi né ramponcini ma è meglio averli.
Rientro a Pian Frigerole per il sentiero alto e sulla via di salita fino al bivio a monte della Prarosso dove si scende a ds (la palina non lo indica ma è il sentiero n. 413). Si attraversa due o tre volte la sterrata, ma se ne percorre tratti brevissimi, per il resto è tutto sentiero, ripidissimo e “fogliato” in alcuni punti.
Sulle paline che si incontrano scendendo viene indicata, come destinazione, anche Vietti oltre a Saccona, ma non ho visto alcuna diramazione, così, come già altri gulliveriani, da Saccona son tornata all’auto per la strada asfaltata. L’alternativa è seguire la sterrata che riconduce alle case Olla (n. 419- bivio per “Pilone del Merlo”), non saprei dire quale sia la via più veloce, di certo il sentiero per Saccona è molto rapido e il tratto di asfalto relativamente breve.
Da GPS :18 km lo sviluppo e 1560 m. il dsl.
Giornata con qualche folata di vento la mattina, che poi è cessato e che non ha disturbato più di tanto. Panorami eccellenti, dal GranPa alle Marittime passando per Ciamarella, Bessanese e Viso, meteo perfetto per questa salita su dorsale sempre al cospetto di splendide vette e con buona visibilità anche sulla pianura.

Un saluto ai 2+2 escursionisti incontrati lungo il percorso e a Pian Frigerole. Nel pomeriggio ancora qualcuno in salita sul sentiero per Saccona.

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