Tsesère (Punta di) Cresta Sud

Tsesère (Punta di) Cresta Sud
La gita
gianmario55
3 22/06/2014

Il pregio di questa gita è quello di svolgersi in un ambiente molto bello, cioè quello classico dei valloni del Gran Paradiso. Inoltre, già dal Colle di Arolla, si gode di un panorama di tutto rispetto. Neve ancora presente, seppure discontinua, da quota 2600 circa. Attenzione, con la neve, a non perdere i segnavia e la giusta direzione con il rischio, come è accaduto a noi, di risalire lo sgradevole canalino detritico che porta a quello che pensiamo fosse l’antico passaggio. Fin qui poco male perché la cresta che unisce questo intaglio all’attuale passaggio, pur essendo piuttosto aerea, è di roccia molto bella e non presenta particolari difficoltà. Dal Colle abbiamo poi attaccato la cresta ed abbiamo raggiunto l’anticima, più bassa di circa 30 metri rispetto alla vetta, dove ci siamo fermati. Ci siamo fermati perché, mentre tutta la parte precedente è fondamentalmente di roccia gradevole e solida, da questo punto in poi si presenta invece come una enorme catasta, piuttosto verticale, di blocchi montonati (dimensione minima: lavatrice!), dall’aspetto assolutamente instabile (vedi foto) e che, oltretutto, scende praticamente verticale su entrambi i lati. Onestamente non ci è sembrato sensato, e neppure opportuno, rischiare di scendere velocemente a valle abbracciati ad un blocco di gneiss. Da rimarcare il fatto che tutto il tratto di cresta da noi percorso non presenta, in alcun modo, tracce di passaggio. Evidentemente non è che ci salga tanta gente! A questo punto alcune considerazioni, peraltro condivise con i compagni di gita, riguardo la relazione qui presente. 1) Come si fa a considerare EE una cresta, anche moderatamente esposta che, seppure presenta passaggi mai particolarmente difficili, si deve poi comunque disarrampicare al ritorno? 2) Se trovo scritto che la salita è EE non porto attrezzatura da arrampicata (avevamo, per abitudine, un solo cordino da 30 metri) perciò, anche avessimo avuto voglia di rischiare, non eravamo assolutamente equipaggiati. 3) Perché non indicare in relazione che il tratto finale si presenta ben diverso dal resto della salita e, magari, fornire qualche indicazione sul percorso? Se poi si considera la cresta terminata all’anticima perché, come noi, non si vuole azzardare..beh, basta saperlo! Come già detto ottimo panorama malgrado la nuvolaglia diffusa. Giornata calda ma non troppo. Con Fausto, Michele e Luigi.

Link copiato