- Accesso stradale
- Parcheggio nei pressi del cimitero, alla prima rotonda di Veulla
Novemilaottocentottantacinque e novemilaottocentotrentacinque piedi. “…non so se tutti hanno capito Ottobre la tua grande bellezza: nei tini grassi come pance piene prepari mosto ed ebbrezza, prepari mosto ed ebbrezza…” gita in una splendida giornata con l’azzurro e l’oro dei colori autunnali. Lasciata l’auto al parcheggio libero nei pressi del cimitero, si percorre per alcune centinaia di metri la strada che porta in centro paese, per prendere una stradina a destra (subito dopo l’inizio del pavè) che taglia i prati di Sant’Orso fino a Buthier: da qui parte il ben segnato sentiero 25A che si inoltra nel bosco fino alle baite di Les Ors superiore. Su terreno sempre più aperto si perviene al bivio (2285 m) in cui occorre prendere a sinistra (18E) e, dopo aver perso alcune decine di metri, si inizia a salire con molti tornanti l’ombroso versante, permettendoci di arrivare all’incantevole colle Ouillè, dove il panorama si apre…Lasciato dopo poche centinaia di metri il sentiero, si inerpichiamo sugli erbosi fianchi dell’Herban, senza percorso obbligato e seguendo i (troppo) numerosi ometti: in cima vista su Grivola e Granpa e…….Per cresta all’intaglio (2930m) e poi su alla Tsaplane. Assenza completa di neve su tutto l’itinerario. Decine di camosci, mezza dozzina di stambecchi e nessun altro umano oltre noi.
Discesa al bel pianoro a 2700 m e lungo traverso a raggiungere il colle Ouillè, da cui tornati sui nostri passi; in alternativa dal colle scendere con il 18E al rifugio Vittorio Sella e Valnontey e Cogne.
Difficoltà EE, dsl 1650 m, quattro ore per l’Herban, otto per l’intera escursione.
Con la rasserenante compagnia di Gian Mario e Antonio.