Avvicinamento comodo e redditizio, i primi nevai si incontrano sopra l’alpe Luseney. Attacco evidente nella rampa-diedro verso dx sopra il cono erboso in centro parete. In via qualche sosta a chiodi/fix e altrove grandissime possibilità per allestire soste su spuntoni, l’unica da pensare un po’ di più è quella dopo l’estetica ed esposta cresta prima dello spigolo finale. Cercando un po’ di seguire l’intuito e mettendosi nei panni dei coniugi Buscaini non ci si sbaglia. Molto interessanti i tiri bassi dello zoccolo, assolutamente non facili da proteggere in alcuni punti: bisogna essere sicuri su questo tipo di terreno e sul grado. Molto belli anche gli spigoli della parte alta e l’esposta cresta orizzontale. Ineccepibile la descrizione delle rocce presente sulla GMI fatta dalla Sig.ra Buscaini: gran bello gneiss minuto, generalmente solido e dall’ottimo grip. Attenzione solo ai tratti lichenati (classico lichene nero sfarinoso, specie sulla seconda parte di via) e a qualche lama e masso appoggiato. Visto che nessun tiro è banale (salvo qualche tratto di collegamento sullo sperone alto, effettuabile in conserva) siamo saliti comodamente in scarpette. Materiale utilizzato: set di friend completo (torna utile anche il 3), set di nut, innumerevoli cordini. Noi essendo in 3 abbiamo usato una corda da 60m doppiata, in 2 forse la soluzione migliore è usare una corda da 40m (si può accorpare qualcosina nella parte alta forse). Dall’uscita della via c’è ancora un breve tratto di cresta facile ma innevata, così come il canale che riporta nel vallone di salita, rendendo così la discesa veloce e divertente fino a q.2300m.
In tutta la giornata visti solo in lontananza alcuni escursionisti, per il resto stambecchi e solitudine garantiti!
Con Pietro e Gianmario, ottimi secondi di cordata.