Tsa (Tour de la) da Bionaz per il versante sud e possibile giro per il Vallone di Sassa

Tsa (Tour de la) da Bionaz per il versante sud e possibile giro per il Vallone di Sassa
La gita
lucabelloni
2 02/02/2024
Accesso stradale
strade ovviamente pulite
Osservazioni
Visto valanghe a pera esistenti
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo non portante
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
1900
Equipaggiamento
Scialpinistica

Partenza alle 8,40 dal bivio per Alpe Rebelle con +4° e innevamento al limite. Fino a Chenlon si mettono e si tolgono gli sci 2-3 volte e anche dove si sale sci ai piedi c’è un po’ da ravanare. Da lì ancora un breve tratto da fare a piedi poi innevamento scarso ma continuo. Appena si esce sul piano prima di Tza de Fontaney l’innevamento aumenta considerevolmente ed è continuo fino al colle. Purtroppo però dai 2.400 m in su il rigelo è scarsissimo e c’è una crosta abbastanza sfondosa che non lascia presagire nulla di buono per la discesa. Arriviamo comunque al colle senza nemmeno mettere i rampant, poi visto che ci siamo raggiungiamo anche la cima (ramponi direi obbligatori) in compagnia di 2 francesi con cui abbiamo condiviso metà salita; purtroppo però mentre salivamo le velature si sono trasformate in nubi e c’è anche un debole nevischio, quindi il panorama è limitatissimo. Tornati al colle ci prepariamo per la discesa; l’idea iniziale era di fare l’anello e scendere nel vallone di Sassa, però da quel lato la visibilità è ancora peggiore, quindi decidiamo di scendere dal versante di salita. Fino a quota 2.400 m discesa bruttissima su neve crostosa e difficile da sciare anche per la poca visibilità; in 600 metri di dislivello avrò fatto non più di 10-15 curve degne di questo nome, il resto è stata pura sopravvivenza; da quota 2.400 m la neve migliora ed è una primaverile marcetta ma portante e tutto sommato divertente; poco sopra la Tza de Fontaney ci siamo tenuti sulla destra orografica del torrente; si ravana negli ultimi 10-15 metri ma in compenso non si tolgono gli sci e si fa ancora qualche bella curva. Da Chenlon, per evitare il ravanamento nel bosco, abbiamo deciso di scendere verso l’Alpe Rebelle. In effetti si ravana di meno e si scia bene fino a quota 1.820 m circa, poi però la neve finisce e si rientra a piedi sulla comoda (ma lunga) stradina. Scendendo dal percorso di salita nel bosco al momento si cammina sicuramente di meno ma la discesa è sicuramente meno continua.
All’arrivo all’auto alle 15 c’erano 9°; forse la più bella gita della stagione dal punto di vista dell’ambiente ma sicuramente la neve peggiore trovata finora. Peccato perchè i pendii sono splendidi e perfetti per lo sci, e ad oggi ci sono poche tracce. Se dovesse rigelare bene la parte alta diventerebbe uno spettacolo, anche se sicuramente in basso con le temperature previste il portage aumenterà. Al momento non consigliata.
Previsioni meteo abbastanza cannate…cielo velato al mattino, poi man mano si è chiuso; in compenso il previsto vento forte non si è praticamente visto.
Solo noi due e due francesi…visti parecchi camosci.

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