Tsa (Tour de la) da Bionaz per il versante sud e possibile giro per il Vallone di Sassa

Tsa (Tour de la) da Bionaz per il versante sud e possibile giro per il Vallone di Sassa
La gita
barrosismo
3 06/01/2020
Accesso stradale
Strade perfette
Osservazioni
Nessuno
Quota neve m
1500
Equipaggiamento
Scialpinistica

Salita dal bivio per Chez Chenouz su traccia disastrata e disastrosa. E’ passato un esercito di ciaspolatori fino all’Alpe Chalong e il sentiero è ghiacciato oltre ad essere ripido. Dopo un po’ mi sono stufato di scivolare all’indietro anche coi coltelli, e son salito a piedi , sci nello zaino fino al pianoro superiore. Traccia evidente di soli sci che porta con alcuni tratti ripidi verso il pianone alto. Qui parte la traccia per il colle che si risolve in un traverso e poi 4-5 inversioni davvero belle ripide. In tre di esse sono state scavate le buche per facilitare le manovre; l’avevo visto fare solo in Svizzera! Dal colle (ancora in ombra alle 11) salgo picca e ramponi (facile, bastano i ramponi) sulla cima in 10 minuti circa. Panorama da gustare con calma dato il non eccessivo freddo, l’assenza di vento e la bellezza tutt’intorno. Dopo aver condiviso la cima con un’allegra compagnia di locals, li seguo nel vallone della Sassa. Ho voluto evitare il putiferio spaccagambe del bosco inferiore. Occhio che dal colle verso la Sassa si scendono i primi metri toccando inevitabilmente le pietre sotto. Meglio, se possibile, indossare gli sci poco sotto il colle. I pendii sono in neve ventata e crosticina sciabile, non divertente ma facile. Sfrutto le tracce di chi mi ha preceduto e arrivo al canale ripido che immette verso il pianoro. Qui la discesa è pessima su crosta peggiore della parte alta, ma alla fine, col solito stile horror me la cavo senza danni. Fino alla poderale è crosticina e farinella, poi poderale ben sciabile e qualche divagazione su trasformata e qualche pietra ad autografare i miei sci ancora semi-nuovi. Regalo ai locals non paganti una caduta tipo salto con gli sci, solo che questi rimangono in una buca e io volo sulla poderale di testa frontalmente, Per fortuna rimango tutto intero, attrezzatura compresa. Finita la poderale inizia la noiosissima strada verso l’auto: è un continuo falso piano, e col senno di poi forse avrei fatto prima a ripellare, boh.

Ottima giornata dal cielo cobalto come forse solo la Valle sa regalare.

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