- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1900
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Partenza sci ai piedi dalla strada poco prima dell’ultima galleria prima del Col du Lautaret. Le scarse precipitazioni e le alte temperature di questo inverno sono evidenti anche in questa zona, solitamente molto più ricca di neve a marzo, ma per ora la gita è interamente percorribile senza portage nè “gava e buta”. Attacchiamo il vallone a mezza costa tra la statale del Col du Galibier (ancora chiusa) ed il letto del torrente de Roche Noire, ma se continuano le alte temperature meglio stare più alti sul tracciato della statale. Ottima traccia sul pendio finale ripido rende agevole raggiungere il colletto a quota 3050 m.
Discesa dal colletto traversando inizialmente verso i pendii sottostanti il Pic des Trois Eveches, poi giù sulla linea di massima pendenza su neve leggermente pesante, abbondantemente scaldata dal sole ed in via di trasformazione: sciata piacevole purchè affrontata con un pò di decisione “buttando le punte a valle”. Dopo aver attraversato i pianori superiori cerchiamo la pendenza nei valloni, con neve ancora leggermente pesante ma di più facile interpretazione in quanto man mano che si scende di quota il manto nevoso è sempre meno abbondante. Infine raggiungiamo il tracciato della statale del Col du Galibier e lo seguiamo traversando il più possibile sino in prossimità del Col du Lautaret e percorriamo i pendii finali sino alla vettura su ottima neve trasformata.
In compagnia di Paolo, che anche questa domenica ha avuto l’idea giusta per trovare bella neve e zero “portage”: esposizione a sud e quota di partenza alta.
Tanti sci alpinisti in giro nella zona in una giornata dal meteo perfetto dal clima tardo-primaverile
Ritorno su questa cima (o meglio spalla) dopo quasi tre anni (gita di chiusura della stagione con Andrea il 5/6/2016).