Le soste sono tutte a spit a parte la prima.
- L1-L4: Dalla grande cengia seguire una facile rampa III-IV verso sx per 2 tiri di 45m (vecchi chiodi) fino in cima a un pulpito (sosta a spit). da qui si sale dritto per traversare a sx sotto un evidente piccolo tetto. Breve passo e si raggiunge la cengia alla base del muro giallo strapiombante. La sosta, un po’ nascosta da un ciuffo d’erba, si trova sulla verticale alla fine di una piccola cengia 5m più in alto dei ghiaioni.
Da qui i friend si possono mettere via
- L1: 6b+, 25m – Attenzione alla partenza per le numerose grosse scaglie instabili
- L1: 6c, 45m – in traverso verso dx
- L1: 6c, 25m – si torna a sx (possibile integrare con un BD1 verso la fine)
- L1: 7b, 30m – continuità su roccia delicata ma molto chiodato
- L1: 6c/+, 25m
- L10: 7a, 40m
- L11: 6a, 30m
- L12: 6b, 30m
trasferimento su cengia (1 spit) 15m a dx. sosts su due spit da collegare
- L13: 7b, 30m -nel diedro appena a sx della sosta poi strapiombo fisico
- L14: 6c 15m – diedro non facile. sosta su grossa clessidra sulla cengia
Posto da bivacco per 2 appena sopra a sx oppure, Molto più bello traversare facilmente III 100m a dx (chiodi e friend) fino allo spigolo della torre: spazio per tutti. Molto comodo inoltre lasciare qui gran parte del materiale per scalare leggeri il 2° giorno e passare a recuperare tutto in discesa.
- dalla clessidra di L14 traversare 20m a sx (chiodi e spit) fino a una sosta su Spit e chiodo. Da qui la roccia è bellissima
- L15, 45m – facile diedro poi 20m di roccia spettacolare (unico tiro con obbligatorio un po’iù alto)
- L16: 7a, 50m – bellissimo traverso a sx poi più facile
- L17: 7a, 25m – parte delicato poi bellissimi buchi
- L18: 7b, 25m – dulfer e blocchetto
- L19: 6a, 40m – Spit alto a sx della sosta, dritto fino a entrare in un caminetto marcio verso sx
- L20: 5a, 50m – traversare 5m a sx poi per facile canale/diedro
Anche qui l’uscita originale è un po’ forzata.
Variante Hasse: 4 tiri fino al VI nel diedro portano in cima
La discesa:
- La classica è molto lunga e complicata (4/5h)
- In alternativa, dalla cima, scendere in direzione dello spigolo della Cassin. si trova un evidente canale di sfasciumi alla cui sx (faccia a valle) su un terrazzino esposto sotto un cespuglio si trova una sosta a spit. Da qui con 6 doppie, tutte su soste a spit collegate da cordini, si torna alla cengia del Bivacco. Calate da non sottovalutare, da trovare e la parete è molto verticale: la prima è a dx (faccia a monte) 45m, le altre sempre verso sx o sulla verticale.
Dal Bivacco percorrere la cengia fino a un pulpito (ometti). 1 doppia da 50-60m superando due canali. 100m a piedi tenendo la sx scendendo, ometto visibile sulla dorsale a sx. da qui doppia di 50m saltando la prima sosta (esposta alle scariche). Altre due doppie lunghe nel canale e si raggiunge la base della parete. scendendo dal canale di sfasciumi/ghiaia si raggiunge nuovamente il sentiero che conduce all’attacco. (2/3 ore, ma da fare attenzione)
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