Pernotto il sabato al bivacco Ivrea, salita effettuata alla domenica, e per me conclusasi al Colle di Valnontey.
Il transito al Colle dei Becchi, salita e discesa, si fa al 50% su lingue di neve, meno faticose dei grossi blocchi di pietra, ma bisogna prestare attenzione ai buchi, specialmente in discesa verso il bivacco Ivrea. Il torrente sotto il bivacco non è semplice da guadare senza bagnarsi in questa stagione; si passa meglio 200mt lineari a monte rispetto al bivacco.
Salita alla cima: la grande pietraia iniziale risulta stabile e si percorre bene, altrettanto il pianoro a quota 3000.
Alla fine del pianori ci si immette a sinistra sulle prime lingue di neve (ben rigelata al mattino, si calzano subito i ramponi) e per immettersi sul ghiacciaio si supera subito una rampa sui 35° nella parte finale, la più ripida.
Pianoro innevato fino alla base del pendio per il Colle di Valnontey.
Questo pendio è in buona parte su detrito instabile (a sx-ovest è migliore, su blocchi grossi) che sembra poggiare su ghiaccio sottostante, mentre la parte finale si presenta innevata.
La parte innevata si sviluppa su 50 mt circa di dislivello, con pendenze (misurate) iniziali di 38° e centrali di 40°. Spiana gli ultimi 5 mt, con piccola cornice verso la Valnontey.
Il telefono non prende praticamente mai durante tutta la gita, bisogna tenerne conto.
Con Gino e Teddy, saliti sulle vicine cime; a me è bastato il colle, viste le mie condizioni fisiche, ed è andata più che bene così.
Tutta la gita si svolge in ambienti magnifici e davvero selvaggi.